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Attività e dinamo su Nane Brune

Le Nane Brune sono oggetti di piccola massa ($\leq 0.08$ masse solari), e di conseguenza con temperatura interna troppo bassa per accendere la fusione nucleare. Perciò, in mancanza di una sorgente di energia, le Nane Brune diventano sempre più fredde e meno luminose durante la loro evoluzione.

Nelle stelle che mantengono una dinamo si osserva una relazione tra la luminosità bolometrica e la luminosità nei raggi X: La relazione raggiunge un valore di $10^{-3}$ nel rapporto tra luminosità nei raggi X e luminosità bolometrica per le stelle che ruotano più velocemente, un effetto chiamato saturazione. Per un gruppo di stelle dello stesso tipo spettrale si osserva una dispersione di circa due dex tra la luminosità X e bolometrica. Lo studio di questa relazione per le stelle più piccole e per le Nane Brune è importante per confermare o escludere l'esistenza, e - se presente - per esaminare la natura della dinamo in questi oggetti. Alcune considerazioni prevedono che tutte le dinamo dovrebbero cessare di funzionare in atmosfere troppo fredde, per mancanza di ionizzazione che leghi le particelle al campo magnetico. Osservazioni dell'emissione cromosferica (nella riga dell'H$\alpha $) hanno fornito risultati ambigui.

L'Osservazione delle corone di questi oggetti deboli esige un'alta sensibilità. Osservazioni con Chandra di un gruppo di Nane Brune con età, temperatura e luminosità ben determinate sono state completate entro il 2004. La prima delle osservazioni ha portata alla rivelazione in raggi X di Gl569Bab, una doppia Nana Bruna con tipo spettrale M8.5/M9 ed età di circa 300Myr (Stelzer 2004, ApJL 615, L153). Questo oggetto sembra essere la prima Nana Bruna evoluta per la quale raggi X sono stati osservati sia durante un brillamento, sia durante la fase quiescente. Prima di questo, una sola Nana Bruna con età avanzata era stata rivelata in raggi X, ma solo durante un brillamento. Il campione di Nane Brune osservate con Chandra nel ambito di questo progetto, insieme a dati X di altre Nane Brune raccolti dalla letteratura, ha permesso di vincolare i parametri stellari necessari per mantenere una corona. Soprattutto, le osservazioni suggeriscono un ruolo determinante della temperatura efficace per l'emissione X (Stelzer et al., 2006, A&A 448, 293).


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Flavio Morale 2006-10-31