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Analisi degli archi coronali

Gli studi più recenti su questo argomento si basano su dati rilevati dai satelliti SoHO e TRACE. Il satellite TRACE, grazie alla sua elevata risoluzione spaziale nella banda XUV, ha permesso di avviare indagini sulla strutturazione fine della corona solare. In particolare ha reso evidente che gli archi coronali sono in realtà costituiti da fasci di sottili filamenti di spessore dell'ordine della risoluzione stessa dello strumento ($\sim
1''$). Le osservazioni del satellite TRACE hanno altresì posto in evidenza dei problemi riguardanti l'interpretazione fisica dei dati. In particolare, l'analisi dei dati eseguita da diversi gruppi scientifici ha portato a risultati diversi e non sempre concordanti sulle condizioni fisiche del plasma confinato all'interno degli archi, come la sua temperatura e densità. Il gruppo del DipSFA/UniPa-INAF/OAPa ha contribuito a questo dibattito (p.es. Reale & Peres, 2000, ApJL, 527, L45) e ha recentemente proposto un gruppo di lavoro sull'analisi di un arco coronale osservato simultaneamente con diversi strumenti e in diverse bande. È stata fatta una ricerca nella base dati solare ed è stata selezionata l'osservazione di un arco coronale ben osservato nelle bande di 3 diversi filtri di TRACE, in una banda Yohkoh/SXT e con lo spettrometro CDS del satellite SoHO (Fig. 1).

È stata completata un'analisi approfondita dell'arco coronale selezionato, evidenziando come i diversi strumenti rivelano diversamente il plasma emittente ma anche come sia possibile ottenere un quadro coerente e vincolare la diagnostica dei vari strumenti. E` in corso un ampio studio modellistico del sistema, con il tentativo di descrivere l'arco con un insieme di filamenti sottili.


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Flavio Morale 2006-10-31