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Rete WAN, MAN e Wi-Fi

Le attività dell'intervento hanno subito un'evoluzione rispetto a quanto previsto originalmente dettata dal fatto che, in ottemperanza alle decisioni prese dal Consiglio d'Amministrazione dell'INAF motivate dalla razionalizzazione delle attività scientifiche dell'Ente, la sede distaccata di Via Imera 73, dove si trova il laboratorio X-ray Astronomy Calibration and Testing (XACT) Facility, il Sistema di Calcolo per l'Astrofisica Numerica (SCAN), ed il Laboratorio per Astronomia Ottica e Spettroscopia (LAOS), si è trasferita nei nuovi locali di Via Ingrassia n. 32, sempre a Palermo.

Lo spostamento della sede distaccata ha richiesto delle modifiche nell'ordine in cui si effettueranno la attività progettuali, dettate dalle attività di risanamento e messa a norma della nuova sede che e' stato necessario realizzare nel corso della seconda meta' del 2005. Pertano e' stata posticipata l'acquisizione delle apparecchiature per la realizzazione della Storage Area Network che quindi saranno installate nel corso del 2006. Pertanto ci si e' concentrati su tutte le attività riguardanti la parte di telecomunicazioni dell'intervento, in modo tale da velocizzare la fornitura di connettività alla sede distaccata, e mettere in condizione gli utenti di usufruire di una parte dei servizi della rete nel minor tempo possibile.

La nuova sede di Via Ingrassia, dista in linea d'aria ca. 1680 metri anziché i ca. 500 di quella vecchia, e, a differenza della precedente, non si trova direttamente a vista rispetto alla sede centrale di Palazzo dei Normanni.. A seguito di una serie di indagini sul territorio per verificare la disponibilità di siti intermedi ove collocare le apparecchiature ottiche, e della parallela, esplorazione di soluzioni alternative basate su tecnologia radio (da utilizzare anche come soluzione di backup), si e' giunti ad una soluzione che vede il cannone ottico posizionato sul tetto di un condominio in Via Cipolla 76, affianco la nuova sede di Via Ingrassia, il cui terrazzo è in visibilità ottica con la sede di Palazzo dei Normanni. In tal modo la soluzione che si prospetta è del tutto simile a quella originariamente prevista (cioè un ponte ottico a tecnologia laser) e non comporta variazioni né nel piano finanziario del progetto né dell'impostazione generale e degli obiettivi da conseguire. Tuttavia, si è deciso di degradare le performance del collegamento ottico a 155 Mbit/s a favore della qualità del segnale anche in caso di eventi metereologici non favorevoli. Per quanto riguarda il collegamento di backup su tecnologia radio, la tecnologia individuata si basa su di un sistema di trasmissione nella banda ISM 5.4 Ghz conforme allo standard HyperLan operante in tecnica OFDM, con supporto di tecniche di gestione della potenza trasmissiva, gestione della QOS e selezione dinamica della frequenza. La capacità totale del link radio sarà di 108 Mbit/s bidirezionali. Le relative antenne sono state posizionate sull'edificio della sede distaccata e sull'edificio del DiSFA dell'Universita' di Palermo (sito a 100 m di distanza). Questo link, oltre a fornire il servizio di ridondanza in caso di malfunzionamenti del collegamento ottico, verrà usato in modalità aggregata a seconda della destinazione del traffico uscente (grazie al fatto che l'Osservatorio Astronomico si trova già tutt'ora ad un solo hop dalla rete dell'Università) ed in esclusiva per il traffico della sede distaccata verso il Dipartimento DiSFA dell'Università (con il quale ci sono varie collaborazioni scientifiche), nell'ambito di un uso razionale delle risorse di rete. La velocità di picco ottenibile in modalità aggregata è dunque di 155+108=263 Mbit/s, sufficiente per i servizi di rete avanzati previsti, quali la distribuzione di risorse di storage, l'accesso alle basi di dati della struttura, l'esecuzione di applicazioni su server remoti, ecc. Poiche' il ponte ottico non e' al momento ancora disponibile, il ponte radio è stato temporaneamente configurato come collegamento primario fra la sede distaccata e la sede centrale. Il traffico relativo viene incapsulato in una Virtual Private Tunnel per ragioni di sicurezza prima di essere instradato attraverso la rete dell'Università. Tale link è gestito dal nuovo router Cisco 1751 previsto dal progetto, e che funge anche da terminazione per la linea VoIP verso la sede centrale.


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Flavio Morale 2006-10-31