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NGC 1893: ruolo dell'ambiente sulla formazione stellare

Al fine di studiare la relazione tra l'emissione X delle stelle giovani e le condizioni ambientali nella regioni formazioni stellari, è stata condotta una campagna di osservazione in diverse bande dell'ammasso NGC1893. La caratteristica di questo ammasso è che si trova a grande distanza dal centro galattico ($\ge 11$kpc), dove le nubi molecolari sono più rare e meno dense: le condizioni ambientali in cui si formano le stelle in questa parte della galassia sono quindi profondamente diverse da quelle delle regioni di formazione stellare solitamente studiate (per esempio quella di Orione o del Toro). NGC1893 è dunque un candidato ideale per studiare una regione con caratteristiche peculiari e potere confrontare i risultati con quelli degli ammassi vicini.

Sono state effettuate osservazioni in diverse bande di energia al fine di potere ottenere un panorama completo delle proprietà dell'ammasso. A tale scopo è stato proposto e accettato un Large project congiunto Chandra e Spitzer per le osservazioni in banda X e in banda infrarossa tra $3.6$ e $8.0$ $\mu $. Sono state inoltre ottenute osservazioni ottiche (V, R, $H_{\alpha }$) e nel vicino infrarosso (J, H e K ) dal Telescopio Nazionale Galileo.

L'osservazione in banda X ha un tempo di esposizione totale di $450$ Ks (più di cinque giorni) al fine di identificare i membri dell'ammasso con una completezza fino a $0.5 M_{\odot}$ e potere studiare le proprietà coronali e in particolare la variabilità in raggi X. Lo strumento scelto per le osservazioni è ACIS/Chandra, che, per la sua elevata risoluzione spaziale, è particolarmente adeguato per studiare una regione così lontana e ricca di sorgenti.

Mediante l'uso del software PWDETECT, che permette di identificare le sorgenti, calcolarne la posizione e stimare i flussi, sono state identificate 1021 sorgenti X. Questo campione di candidati membri è stato utilizzato per identificare le stelle weak-lined T-Tauri tra le sorgenti infrarosse (vedi sezione Fotometria ottica e IR di ammassi aperti). Il lavoro sta adesso procedendo con l'estrazione dei fotoni delle sorgenti, tuttavia il numero elevato di sorgenti giovani in NGC1893 è già un importante risultato: nonostante ci si aspetti che la formazione stellare sia efficiente lontano dal centro galattico per l'assenza di grandi nubi di idrogeno molecolari e per la mancanza di esplosioni di supernovae, si possono comunque formare degli ammassi molto ricchi (Caramazza et al. 2008).


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Flavio Morale 2008-09-24