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Variabilità stellare nella regione di formazione stellare NGC 2264

NGC 2264 è una delle regioni di formazione stellare nell'intorno solare studiate con maggiore dettaglio. Allo scopo di monitorare le stelle dell'ammasso e di studiare la variabilità ottica della sua popolazione stellare è stato proposto un programma per COROT (COnvection ROtation and planetary Transits), una missione internazionale condotta dell'agenzia spaziale francese (CNES) in cooperazione con l'ESA. Gli obiettivi principali sono lo studio della struttura interna delle stelle attraverso misure di asterosismologia e la ricerca dei pianeti extrasolari con il metodo dei transiti, ma COROT è anche adeguato per uno studio di variabilità stellare con una precisione mai raggiunta.

NGC2264 è l'unica regione di formazione stellare abbastanza vicina nella regione del cielo osservabile con COROT. L'osservazione di NGC2264 è stata effettuata nel Marzo 2008 per un tempo di esposizione di circa tre settimane. All'interno della collaborazione, che include ricercatori di ESA, del LAOG, dell'Università di Exeter, dell'Osservatorio di Catania e di molti altri gruppi, il gruppo di OAPa ha la responsabilità degli studi sulla variabilità legata all'attività e alla rotazione stellare. Contemporaneamente all'osservazione di COROT è stata ottenuta un'osservazione di $\sim60$ ks di Director's Discretionary Time con Chandra/ACIS per studiare la variabilità stellare contemporaneamente in banda ottica e X.

Abbiamo determinato i periodi rotazionali dei membri di NGC 2264 con la tecnica basata sul periodogramma di Lomb Scargle, dopo avere corretto per una serie di effetti strumentali fra cui l'eliminazione degli outliers, del periodo orbitale del satellite, del trend al lungo termine introdotto dal moto orbitale e delle discontinuità introdotte dai raggi cosmici. La significatività dei periodi rotazionali così derivati è stata determinata tramite estensive simulazioni. I periodi ottenuti sono stati confrontati con quelli ottenuti da terra (Lahm et al. 2004) ottenendo in media un buon accordo. Comunque i periodi brevi ($\sim 1$ giorno) ottenuti dalle curve di luce di COROT risultano determinati molto meglio di quelli derivati da osservazioni da terra grazie alla continuità delle misure e dell'assenza dell'alternanza giorno-notte nelle osservazioni dallo spazio. Questo risultato è particolarmente rilevante perché ha effetti significativi sulla distribuzione dei periodi, che dalle misure da terra risultava bimodale (con un picco a $\sim$ 1 giorno), mentre dalle misure dallo spazio ha solo il picco a periodi più lunghi, suggerendo che il picco a 1 giorno derivato da terra è in realtà un artefatto dovuto all'alternanza giorno-notte presente nelle osservazioni da terra.

L'osservazione di COROT ha prodotto le curve di luce anche per un grande numero di stelle presenti nella regione non note come membri di NGC2264. In questi casi, l'attività misurata dalla variabilità fotometrica, può essere usata per selezionare nuovi candidati. Il confronto della distribuzione della deviazione standard delle curve di luce dei ``non-membri'' presenta un eccesso di stelle variabili rispetto a un campione equivalente in un'altra regione di cielo (usata come campo di controllo), suggerendo una possibile ``contaminazione'' da membri. La distribuzione spaziale di queste stelle ad alta variabilità sembra concentrata ad est dell'ammasso. Osservazioni spettroscopiche saranno necessarie per confermare questi nuovi candidati.

Contemporaneamente è in corso l'analisi dell'osservazione di Chandra che contiene circa $400$ sorgenti, una frazione significativa delle quali hanno una controparte nell'osservazione di COROT. Si stanno rianalizzando anche le due osservazioni di Chandra di archivio in modo consistente per potere produrre un catalogo omogeneo il più completo possibile delle sorgenti X della regione.

Questo lavoro è stato presentato in forma preliminare al `First COROT International Symposium' tenutosi a Parigi nel febbraio 2009.


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Flavio Morale 2009-10-27