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Influenza dell'emissione X stellare sull'accrescimento circumstellare

È oramai appurato che l'emissione X delle stelle TTauri che accrescono (TTauri classiche oppure ClasseII) è sistematicamente meno intensa rispetto a quella delle stelle T Tauri che non accrescono (weak-line TTauri oppure ClasseIII). Non esiste, ad oggi, una spiegazione accettata di questo effetto anche se è stato suggerito che l'accrescimento in qualche modo sopprima oppure oscuri l'attività X coronale. In collaborazione con J. Drake (CfA) e B. Ercolano (Cambridge) abbiamo avanzato una nuova ipotesi di segno opposto: che i raggi X coronali modulino il flusso di accrescimento (Drake et al. 2009, ApJ, 699, L35). Abbiamo ri-esaminato le luminosità X delle stelle T Tauri della nebulosa di Orione in base ai dati di COUP a abbiamo trovato che, non soltanto le stelle in accrescimento sono sistematicamente più deboli, ma che esiste una anti-correlazione tra tasso di accrescimento e luminosità X stellare. Abbiamo quindi utilizzato i modelli di dischi circumstellari riscaldati dai raggi X (Ercolano et al. 2008, ApJ, 688, 398) per mostrare che i tassi di foto-evaporazione dei dischi dipendono fortemente dalla luminosità X stellare e sono sufficientemente alti da essere in competizione con i tassi di accrescimento. Il riscaldamento da parte dei raggi X appare quindi come un possibile meccanismo per la modulazione del flusso di accrescimento e potrebbe essere, almeno in parte, responsabile per la correlazione osservata tra tassi di accrescimento e luminosità X delle stelle T Tauri.


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Flavio Morale 2009-10-27