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Emissione X e [NeII] in stelle di $\rho$ Ophiuchi

Le righe di struttura fine del [NeII] e del [NeIII], nell'infrarosso a $12.81\,\mu$m e $15.55\,\mu$m, sono, in base a calcoli teorici, dei buoni traccianti del gas del disco circumstellare soggetto a riscaldamento e ionizzazione da parte dei raggi X stellari. Abbiamo investigato l'origine di queste righe spettrali confrontando osservazioni delle stesse con i risultati di modelli di dischi irradiati da raggi X e, inoltre, ricercando correlazioni empiriche tra le luminosità delle righe e parametri stellari e circumstellari (Flaccomio et al. 2009, in stampa). A tale scopo abbiamo misurato i flussi delle righe del Neon e le luminosità X di $28$ YSOs appartenenti alla regione di formazione stellare di $\rho$ Oph e per cui erano disponibili spettri infrarossi e dati nei raggi X di buona qualità: Gli spettri infrarossi sono stati ottenuti con lo spettrografo IRS a bordo di Spitzer e i dati X con il telescopio XMM-Newton nell'ambito di DROXO (vedi Sez. [*]).

Figure: Luminosità della riga del [NeII] in funzione della luminosità X. Gli oggetti di ClasseI, II, e III sono indicati con simboli di colore differente come indicato nella legenda. Sono anche mostrate le posizioni di sei stelle TTauri studiate da Pascucci et al. (2007) e di due (CSCha e TWHya) studiate da Espaillat et al. (2007). Le predizioni teoriche di Meijerink et al. (2008) sono indicate da una linea diagonale; quelle di Gorti & Hollenbach (2008), per i loro modelli `A', `B', e `D', da rombi. Figura tratta da Flaccomio et al. (2009, in stampa).
\includegraphics[clip width=0.5\textwidth]{stelle/LNeII_Lx.eps}

Abbiamo rivelato le righe del [NeII] e del [NeIII] in $10$ ed un caso, rispettivamente. Le luminosità delle righe non mostrano alcuna correlazione con l'emissione nei raggi X. La luminosità della riga del [NeII] per una stella, e quella di entrambe le righe per una seconda stella, sono in accordo con le predizioni dei modelli pubblicati di dischi irradiati da raggi X; per i rimanenti 8 oggetti l'emissione nel [NeII] e $1-3$dex più intensa di quanto predetto in base al loro $L_X$ (vedi Fig. [*]). Gli oggetti di Classe I mostrano righe del [NeII] significativamente più forti rispetto agli oggetti più evoluti di ClasseII eIII. Inoltre troviamo una correlazione tra l'emissione del [NeII] e i tassi di accrescimento dal disco circumstellare. Questo potrebbe indicare che l'emissione UV dovuta all'accrescimento ha un ruolo nella generazione delle righe di struttura fine del Neon. Alternativamente altri meccanismi, legati all'accrescimento di massa (da disco e da envelope) e/o agli outflows a questi associati (venti e getti), potrebbero esserne responsabili. Concludiamo che la luminosità X non è l'unico parametro che determina l'emissione nel [NeII]. Per spiegare la forte emissione nel [NeII] degli oggetti di ClasseI bisognerà probabilmente includere nei modelli ulteriori componenti fisiche come gli envelope, l'accrescimento e la perdita di massa.

Da un punto di vista osservativo informazioni importanti sulla formazione della riga del [NeII] possono venire dai profili della riga, non accessibili con i dati di Spitzer a causa della loro bassa risoluzione spettrale ma osservabili dai grandi telescopi terrestri con recenti spettrografi ad alta risoluzione. Abbiamo quindi proposto l'osservazione di $9$ dei $10$ degli oggetti di $\rho$ Ophiuchi in cui la riga è stata rivelata con VISIR@VLT. La proposta è andata a buon fine e le osservazioni sono state condotte nel Giugno 2009. L'analisi dei dati è in corso.


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Flavio Morale 2009-10-27