OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

Rapporto Annuale


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Analisi dei dati

L'analisi dei dati di queste osservazioni è attualmente in fase avanzata. L'approccio segue due linee parallele: da un canto si sta analizzando la morfologia della regione polare per mettere in evidenza eventuali strutture, quali le plumes, che possono svolgere un ruolo fondamentale nel determinare sia la struttura del vento che influenzarne la dinamica.

Questo studio morfologico a sua volta si divide in uno studio della morfologia su piccola scala basato sulle osservazioni di SUMER, CDS ed EIT della calotta polare del Sole, ed una osservazione su grande scala che riguarda il vento fino a diversi raggi solari e si basa sui dati di EIT e di UVCS.
 

Figure 50: Immagine della corona al polo nord solare ottenuta da EIT nella riga di Fe XII (171 Å). L'immagine è filtrata per evidenziare le strutture radiali.
\begin{figure}\centerline{\psfig{figure=SOLE/doc_eit_np.ps,width=10cm}}\end{figure}

 

Figure 51: Spettri UVCS nella banda intorno alla riga O VI 1032 Å presi sul polo nord solare alle due distanze eliocentriche riportate in figura nel settembre 1996. Sovrapposti sono mostrati i best-fit ottenuti assumendo che le righe siano di forma gaussiana.
\begin{figure}\centerline{\hbox{\psfig{figure=SOLE/ovi_1.5.ps,width=6cm}\psfig{figure=SOLE/ovi_3.0_bis.ps,width=6cm}}}\end{figure}

 

Figure 52: Rapporto tra la luminosità delle righe O VI (1037 Å) e O VI (1032 Å) in funzione della distanza eliocentrica. Tale rapporto è un tracciante della velocità di allontanamento dal Sole del plasma del vento solare.
\begin{figure}\centerline{\psfig{figure=SOLE/oviratio.ps,width=8cm}}\end{figure}
In Figura 50 è mostrata un'immagine della corona solare vista da EIT nella riga del Fe XI (171 Å) e analizzata con un filtro spaziale in modo da mostrare per contrasto le strutture con dimensioni lineari dell'ordine di 100". Sono chiaramente visibili alcune strutture che si diramano dal polo nord solare e che sembrano avere un corrispettivo nelle strutture rivelate da UVCS.

Parallelamente si sta svolgendo uno studio spettroscopico, necessariamente correlato a quello morfologico perchè gli spettri possono risultare diversi in strutture con morfologia diversa ed in particolare vi può essere una differenza significativa fra lo spettro del plasma in una plume e quello nella regione inter-plume (vedi confronto Fig. 49, 50.

La Figura 51 mostra alcuni esempi di spettri UVCS presi a varie distanze dal Sole e la figura 52 una prima analisi del rapporto fra la riga O VI (1032 Å) e la riga O VI (1037 Å). Tale rapporto è un tracciante della velocità di allontanamento dal Sole del plasma del vento solare e può servire, pertanto, a vincolare, se non ad identificare, il meccanismo di accelerazione del vento solare e la sua localizzazione.



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