INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO

6 Giugno 2012: Transito di Venere

COS'E'?

Nel compiere le sue rivoluzioni attorno al Sole, Venere viene a trovarsi periodicamente tra il nostro pianeta ed il Sole ( congiunzione inferiore ). Se questa congiunzione ha luogo quando la Terra e Venere si trovano sulla linea in cui i piani dell'orbita dei due pianeti si incontrano ( linea dei nodi ), allora dalla Terra si vede il disco di Venere transitare sul disco più grande del Sole.

A causa della diversa inclinazione delle orbite dei due pianeti, il transito di Venere sul Sole è un fenomeno piuttosto raro che avviene con varia periodicità ed è caratterizzato da un ciclo stabile di 243 anni. Fu previsto per la prima volta da Keplero (1571-1630) per l'anno 1631, da allora sino ai nostri giorni si sono verificate tre coppie di eventi, separati da otto anni, distanziate alternativamente da 121,5 e 105,5 anni. L'ultimo transito di Venere è avvenuto l'8 giugno 2004, mentre il prossimo avrà luogo il 6 giugno 2012 e il successivo nel 2117!.

Qui di seguito l'elenco dei transiti avvenuti a partire dal XVII secolo:

1631

7  dicembre

 

Fotografia di Venere sul disco solare relativa al passaggio del 1882 (crediti: Vassar College , Hudson Valley – New York) . Esiste anche un filmato proveniente da una serie di foto scattate al Lick Observatory in California, fai click
qui per visualizzare il filmato.

1639

4  dicembre

1761

6  giugno

1769

3  giugno

1874

9  dicembre

1882

6  dicembre.

2004

8  giugno
I prossimi tre transiti avverranno nei giorni:

2012

6  giugno

2117

11  dicembre

2125

8  dicembre

Come si può vedere dall'elenco, si tratta di un evento piuttosto raro. Questo evento in passato ha svolto un ruolo fondamentale nella misura delle distanze planetarie, in quanto forniva l'opportunità di conoscere, con buona precisione, il valore della distanza tra la Terra ed il Sole, che gli astronomi chiamano Unità Astronomica (UA). Una volta che si sia riusciti a misurare la distanza anche di uno solo dei pianeti dal Sole, è possibile risalire alle distanze degli altri pianeti, mediante la terza legge di Keplero, che stabilisce una relazione tra la distanza e il periodo di rivoluzione, cioè il tempo impiegato dal pianeta a percorrere la sua orbita.