ABETTI ANTONIO (1846, 1928)

Nato a S. Pietro di Gorizia il 19 Giugno 1846; morto a Firenze il 20 Febbraio 1928.

Laureato in Ingegneria a Padova nel 1867, l’anno seguente entrò come Assistente all’Osservatorio di quella città. Nel 1876 si recò per un anno presso l’Osservatorio di Berlino per studi di perfezionamento. Nel 1877 divenne Astronomo Aggiunto e nel 1887 conseguì la libera docenza in Astronomia, sempre presso l’Università di Padova. Nel 1891 vinse il concorso per la cattedra di Astronomia all’Università di Torino, dove però non volle trasferirsi e nel 1893 vinse un analogo concorso al R. Istituto di Studi Superiori di Firenze. Assunta nel 1894 la direzione dell’Osservatorio di Arcetri, la mantenne sino al 1921, quando andò fuori ruolo.

Durante la sua lunga carriera si occupò essenzialmente di Astronomia classica, Astronomia geodetica, e di Astronomia fisica. Di lui rimangono circa novanta lavori, pubblicati su varie riviste italiane ed estere. E’ certo suo merito il restauro e la rivitalizzazione dell’Osservatorio di Arcetri.

Fu membro dell’Accademia dei Lincei e di numerose altre Accademie ed Associazioni nazionali ed internazionali.

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ABETTI GIORGIO (1882, 1982)

Nato a Padova il 5 Ottobre 1882; morto a Firenze il 24 Agosto 1982.

Laureato in Fisica all’Università di Padova nel 1904, nel 1906 si recò in Germania presso gli Osservatori di Berlino e di Heidelberg per studi di perfezionamento. Nel 1908 si trasferì negli Stati Uniti presso l’Osservatorio di Yerkes prima e di Mount Wilson poi. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, si dedicò all’Astrofisica con P. Fox e George E. Hale. Rientrato in Italia nel 1909, fu nominato Assistente presso l’Istituto di Fisica Terrestre a Napoli, e nel 1910 Assistente all’Osservatorio del Collegio Romano, dove però fu costretto a ritornare all’Astronomia di posizione. Nello stesso anno consegui’ la libera docenza in Astrofisica a Catania. Nel 1913 divenne Astronomo Aggiunto. Quasi alla fine della prima guerra mondiale, ebbe la ventura di essere nominato addetto militare presso l’Ambasciata italiana a Washington, fatto questo che gli consentì di riprendere i contatti con gli astrofisici statunitensi e di maturare il progetto di un Osservatorio astrofisico ad Arcetri, dove nel frattempo si era trasferito (1920). Per la costruzione della torre solare di Arcetri e dello spettroeliografo, Abetti ottenne tra l’altro fondi dalla Fondazione Hale e dalla National Science Foundation. Divenuto Astronomo nel 1924, nel 1925 vinse il concorso per la cattedra di Arcetri, ove rimase sino al collocamento a riposo nel 1952.

La sua produzione scientifica è molto vasta e principalmente dedicata all’Astrofisica. Alla sua opera di scienziato si aggiunge quella didattica. Insieme a lui, i suoi colleghi Colacevich, Righini, Fracastoro e Hack hanno validamente contribuito alla rinascita dell'Astrofisica in Italia. Si dedicò inoltre alla divulgazione astronomica, pubblicando numerosissimi articoli su Sapere, sul periodico Luce e Immagini e sul quotidiano La Stampa di Torino.

Vincitore nel 1929 del Premio Reale dell’Accademia dei Lincei, nel 1937 del premio Janssen. Fu Presidente dell’Istituto Nazionale di Ottica, membro dell’Unione Astronomica Internazionale, di cui fu Vice-Presidente Generale dal 1948 al 1955.

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ABRAMI ALBERTO (1924, 1999)

Nato a Trieste il 9 Aprile 1924; ivi morto il 11 Dicembre 1999.

Laureato in Matematica presso l'Università di Trieste, nel 1954 prese servizio all'Osservatorio Astronomico della stessa città. In seguito passò nei ruoli dell'Università, divenendo Professore associato alla Facoltà di Fisica a Trieste. Tenne il corso di Astrofisica dal 1960 al 1964 e quello di Radioastronomia dal 1965 al 1990. Fu vice-direttore del Dipartimento di Astronomia dal 1985 al 1990, e andò in quiescenza nel 1996.

Dopo i primi anni dedicati all'osservazione delle stelle doppie e di quelle variabili, dal 1965 si indirizzò verso la radioastronomia solare, ottenendo le prime registrazioni dell'emissione radio del Sole nel 1966 e in seguito studiando vari eventi radio pulsanti a rapida evoluzione. A Trieste si prodigò per migliorare le strutture e le risorse tecnologiche locali coinvolte in questo settore di ricerca.

Fu Presidente del CESRA (Community of Solar Radio Astronomers) per un mandato nei primi anni Settanta.

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ACCOLLA DOMENICO (1899, 1968)

Nato ad Augusta (Siracusa) il 17 Novembre 1899; morto a Catania il 26 Dicembre 1968.

Conseguì la laurea in discipline nautiche presso l’Istituto Superiore Navale di Napoli nel 1930. Nel 1937 entrò in contatto con A. Bemporad, all’epoca Direttore dell’Osservatorio di Catania, con cui collaborò come Assistente volontario. Esautorato nel 1938 il Bemporad a seguito delle leggi razziali, Domenico Accolla si dedicò all’insegnamento presso l’Istituto Nautico di Catania, dove nel 1939 divenne Ordinario di Astronomia, e di cui fu lungamente Preside.

Nel breve periodo trascorso presso l’Osservatorio di Catania si occupò di misure di stelle doppie e di statistica e distribuzione di protuberanze solari, pubblicando tre lavori su tali argomenti.

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AGNELLO ANGELO (1824, ?)

Nato a Palermo il 17 Novembre 1824.

Iniziò la carriera in qualità di Alunno presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo nel 1845, sotto la prima direzione di Gaetano Cacciatore, continuandola dal 1854 come assistente Piazzi sotto la direzione di Domenico Ragona Scinà e sotto la seconda direzione di Gaetano Cacciatore, sino al 1864. Nel 1862 fu nominato "Ispettore di Prima Classe di Pesi e Misure" a Palermo.

Pubblicò nel 1870 un opuscolo dal titolo Sull’eclisse totale di Sole del 22 dicembre 1870, visibile in Sicilia ecc. ecc., nel 1875 un volume di Tavole Prontuarie Officiali per la riduzione di misure di pesi e monete siciliane nel sistema metrico decimale, nel 1877 Il Codice Metrico Siculo ridotto nel Sistema Metrico Decimale in 2 voll.

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AGNELLO CACCIATORE GIACINTO (1856, ?)

Nato a Palermo il 25 Ottobre 1856.

Laureato in Ingegneria a Palermo nel 1881, nel Settembre dello stesso anno fu nominato Assistente di fondazione Piazzi presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo, e nel 1888 divenne Assistente. Nel 1903 ottenne dal Ministero un congedo per motivi di salute. Rimase in congedo fino al 31 Ottobre 1905, quando venne ritenuto dimissionario dal Ministero, che lo sostituì dal 1 Novembre dello stesso anno con G. W. Sartorio.

La sua attività scientifica si svolse nel campo dell’Astronomia di posizione (osservazioni di pianeti, comete ed asteroidi). Pubblicò nel Vol. III delle Pubblicazioni del R. Osservatorio di Palermo due brevi memorie: Osservazioni sulla Cometa di Wolf, e Osservazioni delle Comete Barnard e Wolf.

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ALBERTI ALBERTO

Nell’anno accademico 1887-1888 fu nominato Assistente all'Osservatorio Astronomico di Palermo destinato alla sezione staccata di Valverde per la Meteorologia. Vi rimase un solo anno.

Coadiuvò l’Astronomo Aggiunto per la Meteorologia Giuseppe De Lisa nei calcoli e nelle osservazioni, per la preparazione dei Bollettini Meteorologici.

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ALBERTI VITTORIO

Entrò all’Osservatorio di Capodimonte nel 1894 in qualità di Alunno durante la direzione di Emanuele Fergola. Nel 1898 fu nominato Secondo Astronomo Aggiunto e nel 1901 Primo Astronomo Aggiunto.

Si dedicò quasi esclusivamente allo studio della Meteorologia. Pubblicò nel Rendiconto dell’ Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli le osservazioni meteorologiche fatte al R. Osservatorio di Capodimonte e negli Atti del R. Istituto di Incoraggiamento alle Scienze Naturali, una memoria sul clima di Napoli per il periodo 1866-1900.

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ALFANI GUIDO (1876, 1940)

Nato a Firenze il 17 Gennaio 1876; ivi morto il 20 Novembre 1940.

Entrato nel 1899 nell’ordine degli Scolopi, fu assunto giovanissimo quale assistente nell’Osservatorio Ximeniano, di cui fu Direttore dal 1905 al 1940.

La sua carriera scientifica fu rivolta principalmente alla Sismologia, ma si occupò anche, seguendo la tradizione dei suoi predecessori, di Astronomia. Fra i suoi lavori di carattere astronomico ricordiamo la rimessa in funzione della meridiana del Duomo di Firenze, le osservazioni dell’eclissi di sole del 1905 e il calcolo di effemeridi.

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 AMANZIO DOMENICO (1854, 1908)

Nato a Marano, Napoli, il 2 Febbraio 1854; morto a Napoli il 19 Agosto 1908.

Laureato in Matematica nel 1875 presso l’Università di Napoli, frequentò dal 1874 l’Osservatorio di Capodimontein qualità di Alunno, divenendo Assistente nel 1878. Si dimise dall’incarico nel Settembre dello stesso anno dedicandosi completamente alla Matematica.

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AMICI GIOVAN BATTISTA (1786, 1863)

Nato a Modena il 25 Marzo 1786; morto a Firenze il 10 Aprile 1863.

Laureato Ingegnere Architetto a Bologna nel 1808, nel 1815 fu nominato Professore di Matematica all’Università di Modena. Nel 1831 il Granduca Leopoldo II lo chiamò a Firenze a dirigere l’Osservatorio del Museo di Fisica e Storia Naturale epresso l’Università di Pisa, come successore del Pons, con il titolo di Professore di Astronomia, ufficio che tenne sino al 1859.

La sua fama è legata soprattutto alla invenzione e costruzione di strumenti ottici, fra i quali ricordiamo in particolare il prisma a visione diretta, che porta il suo nome. Si occupò anche con successo di microscopia, inventando l’obiettivo a immersione omogenea per i microscopi. Il suo interesse per la microscopia lo portò ad occuparsi a lungo di studi naturalistici. Nel campo della Botanica, della Istologia e della Patologia Vegetale apportò notevoli contributi, tra i quali ricordiamo quelli riguardanti le malattie del baco da seta.

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ANDRISSI GIOVANNI LATINO (1901, 1964)

Nato a Brescia il 1 Settembre 1901; morto a Milano il 31 Maggio 1964.

Laureato in Matematica all’Università di Roma nel 1924, nello stesso anno entrò come Assistente Volontario all’Osservatorio di Milano, e fu poi nominato per il biennio 1924-26 Assistente alla Cattedra di Astronomia dell’Università. Dal Luglio al Dicembre 1926 prestò servizio a Carloforte. Nel 1927 fu Assistente all’Osservatorio Astronomico di Roma, ove rimase sino al 1940. Nel 1928 era divenuto Direttore del Planetario di Roma. Dopo il periodo bellico, nel 1948 passò all’Osservatorio di Milano con la qualifica di Aiuto.

All’inizio della carriera, a Milano, gli fu affidato il servizio del tempo e della meteorologia, e fu addestrato alle osservazioni di pianetini e comete all’equatoriale di 22 cm. Durante il periodo romano, pubblicò nei Rendiconti dell’Accademia dei Lincei due memorie sul sistema 61 Cygni. A Milano, si dedicò soprattutto alla storia dell’Astronomia scrivendo ampie ed apprezzate monografie, fra cui notevole quella su V. Coronelli e l’Astronomia del ‘600. Si dedicò anche alla divulgazione non solo tenendo oltre novemila conferenze al planetario di Roma, ma anche pubblicando centinaia di articoli su quotidiani.

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ANGELITTI FILIPPO
(1856, 1931)

Nato ad Aielli (L’Aquila) il 1 Maggio 1856; morto a Palermo il 25 Gennaio 1931.

Laureato a Napoli in Matematica nel 1878 ed in Ingegneria nel 1880, entrò come Calcolatore all’Osservatorio di Capodimonte nel 1878 e, dal 1885 al 1898, prestò servizio come Assistente.Contemporaneamente, nel 1896 vinse il concorso a Professore di Matematica nelle scuole medie, incarico che tenne sino al 1898. Nel 1896 fu secondo nel concorso alla cattedra di Astronomia di Torino, e nel 1897 fu secondo nel concorso alla cattedra di Astronomia a Palermo ma, avendo rinunziato Michele Rajna primo ternato, ebbe la nomina a Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Palermo. Mantenne tale incarico sino alla morte.

La sua attività scientifica si svolse nel campo della meccanica celeste. Si dedicò anche a misure di latitudine, ma la sua produzione più vasta riguarda il campo dell’Astronomia dantesca, di cui fu un riconosciuto cultore.

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ANTONELLI DOMENICO GIOVANNI IGINO ROMOLO
(1818, 1872)

Nato a Candeglia di Pistoia il 10 Gennaio 1818; morto a Firenze il 14 Gennaio 1872.

Entrato giovanissimo nella scuola degli Scolopi, a Firenze, vi fece i suoi primi studi e all’età di 22 anni divenne supplente alla cattedra di Matematiche Superiori ed Astronomia già di Giovanni Inghirami, all’Osservatorio Ximeniano. Nel 1848 divenne Direttore dell’Osservatorio Ximeniano, carica che mantenne sino al 1872.

Si occupò di Astronomia, di Matematica, di Fisica e di Ingegneria, con particolar riguardo alla costruzione di linee ferroviarie. Si dedicò anche all’Astronomia dantesca, commentando i passi astronomici della Divina Commedia. Ricollocò lo gnomone di Paolo Del Pozzo Toscanelli nella chiesa di S. Maria del Fiore.

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ANTONIAZZI ANTONIO MARIA (1872, 1925)

Nato a Collalto di Refrontolo (Treviso) il 1 Aprile 1872; morto a Padova il 30 Novembre 1925.

Laureato in Matematica all’Università di Padova con una tesi in Astronomia nel 1893, entrò nello stesso anno come Allievo all’Osservatorio della stessa città. Nel 1894 fu nominato Assistente e successivamente Astronomo Aggiunto ed Astronomo. Nel 1908 conseguì la libera docenza in Astronomia, e tenne per incarico l’insegnamento di Geodesia Teoretica. Fra il 1910 e il 1913 tenne un corso pareggiato di Astronomia sempre presso l’Università di Padova. Nel 1913, vinta la cattedra di Astronomia, successe al Lorenzoni nella direzione dell’Osservatorio di Padova, carica che mantenne sino alla morte.

Si occupò con originalità di problemi di Astronomia classica, svolgendo, oltre che numerosi calcoli d'orbita, osservazioni di comete e asteroidi, in particolare di Eros in occasione della sua opposizione.

Fu socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

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ARCIDIACONO SALVATORE

Almeno dal 1894 fu Assistente presso la Sezione di Geodinamica dell’Osservatorio Astrofisico di Catania. Si occupò di Sismologia, pubblicando numerosi lavori sull’argomento.

Nel 1908 compare ancora tra i Soci della Società Sismologica Italiana.

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ARMELLINI GIUSEPPE (1887, 1958)

Nato a Roma il 24 Ottobre 1887; ivi morto il 16 Luglio 1958.

Laureatosi a Roma in Ingegneria nel 1910 ed in Matematica nel 1912, nel 1915 divenne Professore di Meccanica Razionale al Politecnico di Torino. Nel 1919 passò all’Università di Padova e nel 1920 a quella di Pisa, ove insegnò Astronomia e fondò il piccolo osservatorio astronomico dell’Università. Nel 1922 fu chiamato alla cattedra di Astronomia dell’Università di Roma ed alla direzione dell’Osservatorio del Campidoglio, spostato poi nel 1938 a Monte Mario. Mantenne tale incarico sino all’Ottobre del 1957, quando fu collocato fuori ruolo.

Fu essenzialmente un cultore di Meccanica celeste, ma si occupò anche di misure di stelle doppie, diametro solare, etc.

Appassionato Astronomo e osservatore, fu autore di diversi trattati tra cui quello di Astronomia siderale in tre volumi, che incontrò largo successo in un'epoca in cui non esistevano opere del genere in lingua italiana. Contribuì ad avviare all'Astrofisica numerosi studenti liceali e universitari.

Socio dell’Accademia dei Lincei e di molte altre Accademie, nel 1920 ottenne il Premio Reale per l’Astronomia dell’Accademia dei Lincei.

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ASCHIERI TOMMASO

Laureato in Ingegneria, ricoprì il posto di Assistente presso l’Osservatorio Astronomico di Torino dal 1889 al 1892. Dal 1891 fu Assistente per la Meteorologia.

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AURINO SALVATORE (1892, 1956)

Nato a Napoli il 15 Giugno 1892; ivi morto nel 1956.

Laureato in Matematica nel 1919, l’anno successivo vinse il concorso per Assistente nei Reali Osservatori Astronomici e nel giugno dello stesso anno prese servizio presso l’Osservatorio di Napoli. Nel 1925 vinse il Necrologi concorso per Astronomo Aggiunto e nel 1931 conseguì l’idoneità nel concorso a secondo Astronomo. Intorno al 1935 si laureò a Palermo in Ingegneria e due anni dopo lasciò l’Osservatorio. Negli anni seguenti ricoprì importanti cariche pubbliche.

Di lui rimangono ventinove lavori, pubblicati tra il 1922 e il 1936, riguardanti principalmente osservazioni fotometriche di stelle variabili. Si occupò anche di studi di climatologia per la zona di Napoli e su questo argomento pubblicò nel 1942 un ultimo lavoro.