CACCIATORE GAETANO
(1814, 1889)

Nato a Palermo il 17 Marzo 1814; ivi morto il 16 Giugno 1889.

Laureato in Matematica presso l’Università di Palermo, nel 1835 fu nominato Secondo Assistente all’Osservatorio di quella città, e nel 1839 Primo Assistente. Nel 1841, alla morte del padre Nicolò Cacciatore, fu nominato Direttore incaricato e Professore di Astronomia all’Università. Nel 1843 ebbe la nomina definitiva. Tenne la direzione fino al 1849 quando, avendo partecipato ai moti del ‘48, fu destituito dall’incarico ed espulso da Palermo. Per undici anni si occupò di ingegneria mineraria nelle solfare siciliane. Richiamato alla direzione dell’Osservatorio all’atto dell’Unità d’Italia, la mantenne sino alla morte. Fu Direttore della R. Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri, e Preside della Facoltà di Scienze.

Sotto la sua seconda direzione si dedicò alla riorganizzazione dell’Osservatorio di Palermo, e nel 1880 riuscì ad inaugurare la sede staccata dell’Osservatorio Meteorologico di Valverde. Si dedicò all’Astronomia classica e alla Meteorologia.

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CACCIATORE GIUSEPPE (1823, ?)

Nato a Palermo il 8 Gennaio 1823.

Figlio di Nicolò Cacciatore, nel 1840 fu assunto come Alunno presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo. Divenuto Primo Assistente, non subì l’epurazione borbonica e mantenne tale posizione anche sotto la direzione di Domenico Ragona. Tra il 1851 e il 1853, mentre quest’ultimo si trovava in Germania per studi di perfezionamento, resse per incarico la direzione dell’Osservatorio, ove prestò servizio almeno fino al 1863.

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CACCIATORE INNOCENZO (1811, 1867)

Nato a Palermo il 19 Novembre 1811; morto ad Agrigento nel 1867.

Architetto Ingegnere, era figlio di Nicolò. Assistente all’Osservatorio di Palermo dal 1831 al 1839, proseguì l’attività nella Soprintendenza Ponti e Strade.

Di lui rimangono due pubblicazioni, di cui una riguardante osservazioni sulla cometa del Gennaio 1831 e l’altra di argomento non astronomico.

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CACCIATORE ONOFRIO (1801, 1867)

Nato a Casteltermini (Palermo) nel 1801; morto a Palermo il 17 Agosto 1867.

Fratello di Nicolò Cacciatore, F. Zagar lo annovera fra gli Astronomi ed Assistenti dell’Osservatorio Astronomico di Palermo. La parte più importante della sua carriera si svolse però presso l’Istituto Nautico Gioeni Trabia di Palermo dove organizzò un piccolo Osservatorio di cui assunse la direzione, e dove insegnò lungamente Astronomia Nautica. Si dedicò prevalentemente a studi di Meteorologia.

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CACCIN BRUNO
(1944, 2004)

Nato il 30 ottobre 1944; morto il 19 giugno 2004

Laureato in Fisica nel 1969, l’anno successivo fu assunto all’Osservatorio di Napoli come Tecnico laureato, divenendo poi Astronomo. Professore Incaricato (stabilizzato nel 1978) di Fisica solare all’Università “Federico II” di Napoli, nel 1983 fu nominato Professore associato di Fisica solare presso la stessa Università. Nel 1986 divenne Associato di astronomia presso l’Università di Roma “Tor Vergata” dove nel 2002 vinse il concorso di Professore Straordinario di Astronomia.

La sua attività di ricerca ha riguardato prevalentemente la fisica del Sole e delle atmosfere stellari. Notevole il suo ruolo nell’organizzazione della ricerca astronomica italiana, essendo stato Presidente del Gruppo di Astronomia del CNR e membro del Consiglio per le Ricerche Astronomiche del MURST, oltre che componente del comitato internazionale per il progetto THEMIS e della commissione ESA-NASA per SOHO.

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CALAMAI GIULIO
(1906, 1984)

Nato a Firenze il 15 Giugno 1906; ivi morto il 9 Luglio 1984.

Laureato in Matematica presso l’Università di Firenze nel 1929, fu Assistente incaricato prima presso la cattedra di Analisi Matematica della medesima Università e poi, dal 1934 al 1935, presso l’Osservatorio di Arcetri. Dal 1945 al 1947 fu Professore incaricato di Fisica sperimentale, e di Fisica Teorica per i corsi integrativi. Nel 1964 ottenne la libera docenza in Ottica. Successivamente fu nominato Astronomo Capo presso l’Osservatorio di Arcetri ed ebbe l’incarico dell’insegnamento di Fisica II fino al raggiungimento dei limiti di età, nel 1976.

Tra i suoi lavori è interessante ricordare quello sullo Scattering di radiazione elettromagnetica prodotto da elettroni di elevata energia, che è un fondamentale contributo all’effetto Compton inverso.

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CALANDRELLI IGNAZIO (1792, 1866)

Nato a Roma il 22 Ottobre 1792; ivi morto il 12 Febbraio 1866.

Fin da giovanissimo si dedicò allo studio dell’Astronomia, sotto la guida dello zio Giuseppe Calandrelli. Abbracciato lo stato ecclesiastico, terminò i suoi studi al Collegio Romano e, nel 1814, fu nominato Professore di Matematiche Elementari nello stesso collegio, proseguendo poi l’insegnamento presso il Pontificio Seminario Romano di S. Apollinare. Nel 1838 fu nominato Professore di Ottica ed Astronomia nella Pontificia Università di Roma. Nel 1845 gli fu affidata la direzione dell’Osservatorio di Bologna, e la cattedra di Ottica ed Astronomia. Nei tre anni in cui diresse l’Osservatorio, riuscì ad ottenere l’acquisto di un cerchio meridiano di Ertel. Ritornato a Roma nel 1848, fu nominato Direttore dell’Osservatorio Universitario del Campidoglio. Da Pio IX riuscì ad ottenere i fondi per l’ampliamento e il miglioramento della dotazione strumentale della Specola che si arricchì, tra gli altri, di un cerchio meridiano di Ertel e di un equatoriale di Merz, dono del marchese Giuseppe Ferrajoli.

Per i suoi meriti scientifici fu nominato Professore Emerito di Ottica ed Astronomia all’Università di Roma. I suoi lavori astronomici si trovano per la maggior parte pubblicati negli Atti dell’Accademia dei Nuovi Lincei, nella Raccolta di Lettere ed altri Scritti del Palomba, e nelle Astronomische Nachrichten, e riguardano principalmente le osservazioni di pianeti e di comete ed il calcolo delle loro orbite, i calcoli e le osservazioni di eclissi, le osservazioni meridiane di stelle, la misura della latitudine dell’Osservatorio. Si occupò anche, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, di moti propri. Scrisse inoltre un trattato dal titolo Lezioni di Astronomia teorico-pratica ad uso dei giovani studenti nelle due Università di Roma e di Bologna, oltre ad alcuni trattati di Matematica e ad un trattato di Ottica, sempre a scopo didattico.

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CALDO LORENZO (1902, 1984)

Nato a Palermo il 1 Gennaio 1902; ivi morto il 21 Marzo 1984.

Laureato in Matematica presso l’Università di Palermo, iniziò subito a frequentare l’Osservatorio Astronomico di quella città e il 1 Febbraio 1925 fu nominato Assistente provvisorio alla cattedra di Astronomia, divenendo effettivo nel 1926. Rimase all’Università di Palermo sino al 1933, conseguendo la libera docenza nel 1931e ottenendo l’incarico dell’insegnamento di Astronomia. Nello stesso anno fu trasferito presso l’Osservatorio di Collurania, e nel 1934 fu promosso Astronomo Aggiunto. Nel 1935 lasciò gli studi astronomici per proseguire la carriera presso il Ministero della Pubblica Istruzione in qualità di Provveditore agli Studi e, infine, di Ispettore.

Di lui rimangono numerose memorie sia nel campo della Meccanica celeste che dell’Astronomia di posizione. Pubblicò inoltre diverse note di carattere matematico.

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CAMPA MARIA
(1897, ?)

Nata nel 1897.

Nel 1927 fu Assistente di Geodesia presso l’Università di Napoli. Nel 1930 divenne Assistente presso l’Osservatorio Astronomico di Trieste, e vi rimase sino al 1935, quando fu trasferita all’Osservatorio di Milano quale Astronomo Aggiunto. Nel 1959 prestava ancora servizio presso l’Osservatorio di Milano.

A Milano si occupò del servizio del tempo e del servizio meteorologico, e collaborò ai calcoli di orbite di comete e piccoli pianeti ed alle osservazioni di latitudine. Pubblicò diversi articoli sulle Memorie della SAIt, fino al 1962.

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CANTELLI FRANCESCO PAOLO (1875, 1966)

Nato a Palermo il 20 Dicembre 1875; morto a Roma il 21 Luglio 1966.

Laureato in Matematica presso l’Università di Palermo nel 1899 con una tesi di Meccanica celeste, fin dal 1897 cominciò a frequentare l’Osservatorio di quella città, di cui fu Assistente straordinario dal 1899 al 1903, anno in cui fu nominato Segretario del Ministero del Tesoro. Proseguì la sua brillante carriera universitaria nel campo della Matematica attuariale e finanziaria.

Del periodo trascorso all’Osservatorio di Palermo rimangono otto lavori di Astronomia classica.

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CAPELLI GIOVAN BATTISTA (1801, 1877)

Nato a Langosco (Pavia) nel 1801; morto a Milano il 2 Novembre 1877.

Entrato nel 1828 come Allievo presso l’Osservatorio Astronomico di Brera, fu nominato Assistente nel 1839. Nel 1862 aveva raggiunto il grado di Primo Assistente e nel 1872 divenne Terzo Astronomo.

Si dedicò soprattutto alle osservazioni meteorologiche discutendone i risultati nell’intento di stabilire il clima di Milano. Si occupò inoltre di Astronomia di posizione pubblicando i risultati delle sue osservazioni nelle Effemeridi Astronomiche di Milano.

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CAPOCCI ERNESTO (1798, 1864)

Nato a Picinisco (Frosinone) il 31 Marzo 1798; morto a Napoli il 6 Gennaio 1864.

Nel 1819 fu nominato Astronomo in seconda presso l’Osservatorio di Capodimonte e nel 1833, alla morte di Carlo Brioschi, ne assunse la direzione, che mantenne sino al 1850, quando fu destituito per avere partecipato ai moti antiborbonici. Dal 1836 al 1838 compì un lungo viaggio di studio in Europa e fu a Parigi, Londra e Bruxelles. Reintegrato nel 1860 nel suo ruolo di Direttore dell’Osservatorio, nel 1861 fu nominato Professore onorario dell’Università e Senatore del Regno d’Italia.

Si occupò di Astronomia classica; notevole è la sua collaborazione al catalogo stellare coordinato da Giovanni Encke.

Fu Presidente dell’Accademia Pontaniana e di numerose altre Accademie nazionali ed estere.

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CARDANI PIETRO (1858, 1924)

Nato a Padova il 21 Ottobre 1858; morto nel 1924.

Laureato in Fisica all’Università di Palermo nel 1881, percorse una brillante carriera accademica in questa disciplina prima a Palermo come Assistente presso l’Istituto di Fisica, poi a Roma e a Napoli, divenendo nel 1896 Professore ordinario presso l’Università di Parma. Qui oltre che Preside della facoltà di Scienze, Direttore della Scuola di Farmacia e Rettore, fu anche Direttore dell’Osservatorio dal 1894 al 1904 e dal 1908 ad almeno il 1914.

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CARLINI FRANCESCO (1783, 1862)

Nato a Milano il 7 Gennaio 1783; morto a Crodo (Novara) il 29 Agosto 1862.

Entrato nel 1799 in qualità di Alunno all’Osservatorio di Brera, vi trascorse tutta la vita. Nel 1803 si laureò all’Università di Pavia. Nel 1832 successe al De Cesaris alla direzione dell’Osservatorio, incarico che mantenne sino alla morte nel 1862.

Nel 1820, insieme a Giovanni Plana, ottenne il Premio dell’Accademia di Parigi per una memoria sulla teoria dei moti lunari. Si occupò prevalentemente di calcoli di orbite, di asteroidi e comete e pubblicò una memoria contenente un nuovo metodo di costruzione delle tavole astronomiche, che fu molto apprezzata. Inoltre, dal 1804 collaborò alla compilazione delle Effemeridi Astronomiche di Milano.

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CARNERA LUIGI (1875, 1962)

Nato a Trieste il 14 Aprile 1875; morto a Firenze il 30 Luglio 1962.

Laureato in Matematica a Pisa, nel 1899 entrò come Assistente volontario all’Osservatorio di Torino. Dal 1900 al 1903 si perfezionò in Fisica strumentale presso gli Osservatori di Heidelberg e di Strasburgo. Rientrato in Italia nel 1903, lavorò presso la Stazione Astronomica di Carloforte, recandosi anche in visita presso l’Istituto Geodetico di Potsdam. Dal 1905 al 1908 fu in Argentina dove fondò ad Oncativo una nuova stazione per il Servizio Internazionale delle Latitudini. Rientrato in Italia, fu Professore di Astronomia presso l’Istituto Idrografico della Marina di Genova, e dal 1919 Direttore dell’Osservatorio di Trieste. Alla fine del 1932 passò alla direzione dell’Osservatorio di Napoli, assumendo contemporaneamente le cattedre di Astronomia Generale Sferica e di Astronomia Geodetica presso l’Università e l’Istituto Universitario Navale. Mantenne la direzione di Capodimonte sino al 1950, quando andò fuori ruolo.

Appartenente ad una generazione di astronomi considerata classica, la sua attività principale fu orientata all’accumulo di osservazioni posizionali esatte. Il Carnera ha legato particolarmente il suo nome al Servizio Internazionale delle Latitudini, che riduce e coordina le osservazioni delle stazioni per la deduzione della polodia.

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CASONI GIULIO

Assistente presso l’Osservatorio Astronomico di Bologna nell’anno accademico 1861-62.

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CASTELLANO MARIO (1914, 1953)

Nato a S. Agnello di Sorrento (Napoli) il 2 Novembre 1914; morto a Uccle, in Belgio, il 18 Settembre 1953.

Laureato all’Istituto Navale di Napoli nel 1940 e specializzato in Aerologia con pieni voti e la lode presso lo stesso Istituto, fu Assistente presso la cattedra di Geofisica dell’Università di Napoli e dall’Ottobre del 1941 assistente incaricato presso la Stazione Astronomica di Carloforte. Chiamato in Marina durante il periodo bellico, riprese servizio a Carloforte nel 1946. Nel 1952 venne trasferito all’Osservatorio di Capodimonte.

Della sua attività a Carloforte ci rimangono circa 8000 coppie di osservazioni di stelle per misure di latitudine con il metodo di Talcott. A Capodimonte partecipò attivamente alla riorganizzazione del servizio meridiano. Allo scopo di stabilire una collaborazione con l’Osservatorio Reale del Belgio a Uccle, che aveva appena iniziato il lavoro di riosservazione delle stelle del catalogo del servizio internazionale delle latitudini, si recò in missione in Belgio nell’Ottobre del 1952, dove oltre a dedicarsi al lavoro di osservazione e di riduzione, collaborò al perfezionamento del metodo fotografico per la registrazione delle osservazioni di declinazione, dandone i risultati nelle pubblicazioni dell’Accademia Reale Belga.

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CAVALLERI GIOVAN MARIA (1807, 1874)

Nato a S. Michele de’ Morti (Cremona) il 18 Novembre 1807; morto il 1 Dicembre 1874.

Barnabita, nel 1830 conseguì la laurea in Fisica. Abilissimo ottico, si fabbricò un rifrattore con obiettivi di 14 cm. di diametro. Nel 1847 e nel 1848 pubblicò negli Atti dell’Accademia Fisico-Medica Statistica di Milano le sue Indagini per causa delle linee perpendicolari a quelle di Fraunhofer. Nel 1850 realizzò un apparecchio atto a riprodurre l’iride primaria e secondaria descritto dal Secchi nella sua opera Il Sole. Nel 1852 a Milano, pubblicò le sue ricerche per uno strumento che permettesse di vedere di notte oggetti lontani, e nel 1858 pubblicò i suoi studi di sismografia. Nel 1865 pubblicò sui Rendiconti dell’Istituto Lombardo una nota Sulla luce problematica che manifestasi in tutto il cielo nel passaggio di stelle cadenti e proposta per le origini.

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CAVASINO ALFONSO

Sismologo. Laureato in Fisica presso l’Università di Palermo nell’anno accademico 1898-99, fu brevemente (1904-1908) presso la Sezione Geodinamica dell’Osservatorio Astronomico di Catania. Proseguì poi la sua carriera presso l’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica di Roma.

Di lui rimangono diversi lavori, quasi tutti riguardanti la sismologia.

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CECCARELLI MARCELLO
(1927, 1984)

Nato a Perugia nel 1927; morto a Bologna il 30 Gennaio 1984.

Laureato in Fisica nel 1947, nel 1961 divenne Professore Ordinario di Fisica Generale all’Università di Bologna.

Si dedicò essenzialmente alla Fisica delle particelle elementari, ma in seguito anche all’Astrofisica. Si deve a lui, tra l’altro, la realizzazione nel 1962 del radiotelescopio Croce del Nord di Medicina (Bologna). Oltre a numerosi lavori scientifici e di divulgazione, ha lasciato raccolte di poesie ed il Viaggio provvisorio: breve storia di un uomo, della sua sclerosi a placche e di un esperimento finora mal riuscito.

Premio dell’Accademia dei Lincei per le Scienze Fisiche nel 1983, Premio della Società Italiana di Fisica.

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CECCHINI GINO
(1896, 1978)

Nato a Viareggio (Lucca) il 3 Marzo 1896; morto a Calci (Pisa) il 5 Novembre 1978.

Laureato in Matematica nel 1920 alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Prestò servizio dal Dicembre 1920 all’Agosto 1927 presso la Stazione Astronomica di Carloforte, prima come Assistente e poi come Astronomo Aggiunto incaricato della direzione. Nel 1931 conseguì la libera docenza. Da Carloforte si trasferì all’Osservatorio di Milano come Astronomo, e vi rimase fino al 1941. Nel 1942 assunse l’incarico dell’insegnamento dell’Astronomia presso l’Università e la direzione dell’Osservatorio di Torino. Nel 1947 vinse il concorso per il posto di Direttore dell’Osservatorio di Teramo (il primo concorso per il personale degli Osservatori italiani bandito dopo la guerra), dove però non prese mai servizio. Dal 1 Dicembre 1947 assunse la direzione di ruolo a Torino "in accordo col passaggio dell’Osservatorio fra gli osservatori aventi il posto di Direttore autonomo". Mantenne la direzione di Torino sino al 1966, quando andò fuori ruolo.

Si occupò molto a lungo del problema della variazione delle latitudini, dirigendo e riorganizzando fra il 1949 e il 1961, l’Ufficio Centrale del Servizio Internazionale delle Latitudini che era stato trasferito a Pino Torinese. Si dedicò anche alla spettroscopia stellare pubblicando, in collaborazione con Livio Gratton, una importante monografia sulle stelle nuove. Nel campo della divulgazione, pubblicò nel 1953 la bella opera Il Cielo in 2 volumi, di cui curò nel 1969 una seconda edizione.

Vinse i seguenti Premi: Stambucchi, 1929; Cagnola, 1930; Reina, 1934; Susca, della Reale Accademia d’Italia, insieme a Livio Gratton; nel 1947 divenne socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei.

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CELORIA GIOVANNI (1842, 1920)

Nato a Casale Monferrato (Alessandria) il 29 Gennaio 1842; morto a Milano il 17 Agosto 1929.

Laureato in Ingegneria a Torino nel 1863, fu nominato Allievo presso l’Osservatorio di Brera nel 1864. Nella primavera del 1865, si recò in Germania, a Berlino e a Bonn, ove rimase sino all’anno seguente. Ritornato all’Osservatorio di Milano, nel 1872 fu nominato Astronomo e nel 1900 successe allo Schiaparelli nella direzione di quell’Osservatorio, incarico che mantenne sino al 1917, quando andò fuori ruolo. Nel 1875 fu chiamato all’insegnamento di Geodesia nel R. Istituto Tecnico Superiore di Milano, incarico che mantenne sino al 1910. Nel 1889 aveva ottenuto il grado di Professore straordinario in virtù di una legge del 1859.

Oltre a compiere osservazioni e i lavori di calcolo abituali per gli astronomi dell’epoca, ebbe un ruolo notevole nelle operazioni geodetiche, divenendo membro e quindi (nel 1902) Presidente della Commissione Geodetica Italiana. Alla sua iniziativa è dovuta la partecipazione dell’Italia allo studio del problema della variazione delle latitudini, e a lui si deve la scelta e l’impianto della Stazione Internazionale di Carloforte, in Sardegna. Si dedicò anche alla Storia dell’Astronomia, e una sua memoria in tale disciplina gli valse nel 1880 il Premio Reale dell’Accademia dei Lincei.

Fu socio dell’Accademia dei Lincei, oltre che di numerose altre Accademie ed Associazioni italiane ed estere.

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CERULLI VINCENZO
(1859, 1927)

Nato a Teramo il 20 Aprile 1859; morto a Merate (Como) il 30 Maggio 1927.

Laureato in Fisica nel 1881 presso l’Università di Roma, si recò subito dopo la laurea in Germania per perfezionarsi nelle discipline astronomiche. Qui trascorse quattro anni, dal 1882 al 1885, frequentando gli Osservatori di Bonn, di Berlino ed il Rechen-Institut. Rientrato in Italia, prestò servizio come Assistente volontario presso l’Osservatorio del Collegio Romano, all’epoca diretto da Pietro Tacchini. Nel 1890 diede inizio ai lavori di costruzione della sua specola privata su una collina presso Teramo, che chiamò Collurania. Nel 1917 il Cerulli iniziò le pratiche per la donazione allo Stato della specola, donazione che fu perfezionata nel 1919.

Dalla sua specola privata il Cerulli condusse, tra l’altro, le sue ben note osservazioni del pianeta Marte, che condussero all’abbandono della teoria dei "canali di Marte". Si dedicò inoltre allo studio di orbite di comete e asteroidi, fra cui ricordiamo la scoperta di Interamnia.

Fu Presidente della Società Astronomica Italiana, socio della Accademia Nazionale dei Lincei, e Professore onorario di Astronomia all’Università di Roma.

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CHARRIER ANGELO (1846, 1888)

Nato in Savoia nel 1846; morto a Torino nel 1888.

Fu Assistente presso l’Osservatorio Astronomico di Torino dal 1875 al 1885 almeno. Nel 1888 era Astronomo Aggiunto. Compilò le effemeridi astronomiche dal 1880 al 1885.

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CHELLI FER(DI)NANDO (1886,?)

Nato nel 1886.

Nel 1907 fu Assistente volontario presso l’Osservatorio di Torino e dal 1913 al 1917 Primo Assistente presso lo stesso Osservatorio.

Si occupò di osservazioni di latitudine e del collegamento topografico geodetico dei centri strumentali dell’Osservatorio con la rete geodetica.

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CHIARA LUCIANO (1910, 1969)

Nato a Petralia Sottana (Palermo) il 2 Luglio 1910; morto a Palermo il 10 Giugno 1969.

Laureato in Matematica nel 1932, l’anno seguente prese servizio come Assistente incaricato presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo, divenendo effettivo nel 1934. Nel 1948 conseguì la libera docenza in Astronomia e nello stesso anno fu nominato Direttore incaricato dello stesso Osservatorio, incarico che mantenne sino alla morte.

La sua produzione scientifica riguarda principalmente la Meccanica celeste e l’Astronomia posizionale e geodetica.

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CHIONIO FIORENZO

Laureato in Matematica a Torino, nel 1907 divenne Assistente volontario presso l’Osservatorio di quella città, e nel 1908 fu nominato Secondo Assistente. Alla fine dello stesso anno e fino al Dicembre del 1910, prestò servizio presso la Stazione Internazionale di Latitudini di Carloforte. Rientrato a Torino, nel Dicembre del 1912 fu nominato Professore di Matematica nel Liceo di Spezia e subito dopo, nel 1913, fu inviato dal Ministero della P.I. a S. Paolo del Brasile, quale insegnante di Matematica e Scienze nell’Istituto Medio Italo-Brasiliano "Dante Alighieri".

Fu socio fondatore della Società Astronomica Italiana, di cui divenne anche segretario.

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CIAMPI FELICE
(1826, 1889)

Nato a Roma nel 1826; morto a Tivoli (roma) nel 1889

Gesuita dal 1842, fu allievo e collaboratore del P. Secchi. Estromesso dall'Osservatorio del Collegio Romano, divenne professore di Fisica al Collegio di Villa Mondragone a Frascate, direttore di un osservatorio meteorologico fondatovi dal P. Secchi e del museo di Storia naturale.

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CIATTI FRANCO
(1941, 1986)

Nato a Prato nel 1941; morto il 23 Marzo 1986.

Si laureò in Fisica a Padova nel 1964. Vinto il concorso ad Astronomo presso l’Osservatorio di Padova, nel 1982 fu nominato Professore Associato di Complementi di Astronomia per il Corso di Laurea in Astronomia dell’Università di Padova.

Ha lasciato un centinaio di pubblicazioni che riguardano soprattutto supernovae, novae, stelle simbiotiche e variabili. Tra gli ultimi suoi contributi quelli sulla stella SS 433.

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CIMINO MASSIMO (1908, 1991)

Nato a Nicastro (Catanzaro) il 6 Agosto 1908; morto a Roma il 21 Agosto 1991.

Laureato in Matematica all’Università di Roma nel 1933, nel 1938 fu primo classificato al concorso per due posti di Assistente a cattedre di Astronomia. Libero docente nel 1942, nel 1943 divenne Aiuto Astronomo all’Osservatorio di Monte Mario. Dopo la guerra, nel biennio 1949-50 si recò con una borsa di studio CNR a perfezionarsi negli Stati Uniti, nei due Osservatori di Monte Wilson e Monte Palomar. Rientrato in Italia, prestò servizio all’Osservatorio di Monte Mario in qualità di Astronomo. Nel 1954 vinse la cattedra di Astronomia dell’Università di Cagliari. Negli anni 1956-58 diresse l’Osservatorio di Capodimonte e dal 1958 fu Direttore dell’Osservatorio di Monte Mario e dell’annesso Museo Copernicano. Insegnò Meccanica Celeste a Roma (1961-1972) e parallelamente si prodigò a riorganizzare l’attività scientifica dell’Osservatorio di Monte Mario. Promosse inoltre la costruzione dei telescopi di Campo Imperatore e dell’Osservatorio di Monteporzio. Fu collocato a riposo nel 1978.

Si dedicò a ricerche di Fisica solare, Meccanica celeste e relatività. Negli ultimi anni si dedicò a ricerche di Storia dell’Astronomia, in particolare quella araba e del ‘500.

Fu socio dell’Accademia dei Lincei dal 1959 e di numerose altre Accademie italiane ed estere.

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CIPOLLETTI DOMENICO (1840, 1874)

Nato a Roma il 20 Gennaio 1840; morto a Firenze il 12 Maggio 1874.

Aiuto all’Osservatorio Astronomico di Arcetri, fu incaricato della direzione dal Settembre 1873 al Maggio 1874, quando morì improvvisamente.

Fu autore di alcuni lavori di Meccanica razionale.

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CISCATO GIUSEPPE
(1860, 1908)

Nato a Malo (Vicenza) il 19 Febbraio 1860; ivi morto il 14 Ottobre 1908.

Laureato nel 1884 in Matematica presso l’Università di Padova, insegnò dapprima nelle scuole tecniche. Nel 1886 entrò come Alunno presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, divenendo subito Assistente. Nel 1894 ottenne il posto di Astronomo Aggiunto presso lo stesso Osservatorio, e nel 1899 fu incaricato dall’Associazione Geodetica Internazionale di organizzare e dirigere la Stazione di Carloforte. Rientrato a Padova, dal 1903 fu Professore di Geodesia all’Università, e dal 1907 Professore Ordinario.

Durante la sua breve carriera si dedicò all’osservazione di comete ed asteroidi ed a determinazioni di latitudini e longitudini.

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COLACEVICH ATTILIO (1906, 1953)

Nato a Fiume, in Istria, il 25 Luglio 1906; morto a Napoli il 24 Agosto 1953.

Laureato in Fisica presso l’Università di Firenze con una tesi sugli spettri delle variabili cefeidi, dal dicembre 1931 fu Assistente incaricato alla cattedra universitaria da cui dipendeva l’Osservatorio di Arcetri; nel 1933 entrò per concorso allo stesso Osservatorio. Nel 1934 ottenne una borsa di studio della fondazione Rockefeller che gli consentì di perfezionare i suoi studi per un anno presso l’Osservatorio di Lick negli Stati Uniti. Rientrato ad Arcetri, nel 1937 conseguì la libera docenza, e nel 1940 fu promosso Astronomo Aggiunto. Ternato al concorso per la direzione dell’Osservatorio di Teramo (1947), fu nominato alla direzione dell’Osservatorio di Capodimonte nel 1948, ma prima di prendere servizio trascorse un anno negli Stati Uniti presso gli Osservatori di Cleveland, Ohio e di MacDonald, Texas per perfezionarsi in Astrofisica. Rientrato in patria, contemporaneamente alla direzione dell’Osservatorio di Capodimonte, ebbe l’insegnamento per incarico dell’Astronomia, all’Università ed all’Istituto Universitario Navale.

Si occupò prevalentemente di Astronomia stellare, ma anche di problemi solari e di ottica astronomica. Ebbe il merito di avviare le ricerche all’Osservatorio di Capodimonte verso un indirizzo astrofisico.

Fu socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e membro di altre Accademie nazionali ed internazionali. Nel 1955 l’Accademia dei Lincei gli assegnava alla memoria il premio nazionale Presidente della Repubblica per l’Astronomia.

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COLOMBO GIUSEPPE (1920, 1984)

Nato a Padova il 2 Ottobre 1920; morto nel 1984.

Laureato in Matematica nel 1943 all’Università di Pisa, divenne Assistente di Meccanica razionale nel 1944, poi libero docente e Professore Ordinario a Catania, Modena e Genova dal 1955. Dal 1961 fu inoltre incaricato di Meccanica celeste a Padova e a Pisa ed in seguito Ordinario di Meccanica delle Vibrazioni presso la Facoltà di Ingegneria di Padova. Fu docente e ricercatore presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory, all’Harvard College Observatory, al MIT e al Caltech, negli USA.

L’attività e la produzione scientifica di Colombo spaziano nei vari settori della Meccanica. Dal 1966 circa si indirizzarono particolarmente verso la Meccanica celeste, l’Astronomia e l’Astrofisica e, in particolare, le scienze spaziali. Giuseppe Colombo è considerato oggi in campo internazionale uno dei maggiori pionieri degli studi spaziali. I suoi calcoli hanno consentito di stabilire le rotte più convenienti di sonde lanciate verso i pianeti, come nel caso di Mercurio. Altri suoi progetti originali hanno condotto alla realizzazione del satellite Tethered e delle sonde spaziali Jappen e Giotto. Notevoli gli studi di Colombo sugli anelli di Saturno e Urano e sugli asteroidi.

Fu socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, della Pontificia Accademia delle Scienze e della Società dei XL; ha ricevuto molti premi e riconoscimenti per la sua attività scientifica e didattica, tra cui nel 1971 il Premio Feltrinelli per l’Astronomia, nel 1972 la medaglia d’oro dei benemeriti della Scuola, Cultura ed Arte del Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1976 il Premio City of Columbus per la Tecnologia Spaziale.

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COMI TIZIANA

Assistente presso l’Osservatorio di Torino almeno dal 1915 al 1919. Socia della Società Urania, tenne applaudite conferenze di argomento astronomico.

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CONTARINO FRANCESCO (1856, 1933)

Nato a Reggio Calabria nel 1856; morto a Napoli il 30 Gennaio 1933.

Laureato in Matematica ed Ingegneria nel 1878 all’Università di Napoli, trascorse tutta la vita presso l’Osservatorio di Capodimonte, ove era entrato all’età di 22 anni in qualità di Assistente, e di cui ebbe la direzione per incarico dal 1910 al 1912. Ottenuta la libera docenza in Astronomia all’Università di Napoli, ebbe per qualche anno l’incarico dell’insegnamento della Geodesia presso la stessa Università. Insegnò anche, in età giovanile, Fisica e Meteorologia nel R. Istituto Superiore Agrario di Portici e lavorò anche in qualità di Ingegnere presso il Municipio di Napoli.

Si dedicò soprattutto a ricerche di Astronomia classica e di Astronomia Geodetica.

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CONTI ARMELLINI GABRIELLA (1891, 1974)

Nata a Roma il 19 Marzo 1891; ivi morta il 8 Novembre 1974.

Laureata in Fisica all’Università di Napoli nel 1919, insegnò Matematica e Fisica presso il Liceo di Benevento, prestando contemporaneamente servizio all’Osservatorio di Collurania. Nel 1921 entrò come Assistente all’Osservatorio di Roma Campidoglio. Nel 1923 sposò Giuseppe Armellini, Direttore dell’Osservatorio, continuando la sua attività come Astronomo presso l’Osservatorio del Campidoglio, e quindi dal 1938 presso la nuova sede sul Monte Mario. Percorse la carriera astronomica, divenendo Astronomo Aggiunto e in seguito Astronomo di Prima Classe.

Si occupò soprattutto di osservazioni meridiane e fotografiche di pianeti ed asteroidi, di misure di diametri solari, di misure di radiazione solare, di determinazioni orarie e di osservazioni meteorologiche. Pubblicò diverse memorie su Astronomische Nachrichten, sui Rendiconti dell’Accademia dei Lincei e sulle Memorie della Società Astronomica Italiana, oltre che sui Contributi dell’Osservatorio di Roma.

Fu nominata Cavaliere dell’Ordine della Repubblica e nel 1961 insignita della Medaglia d’Oro di Benemerenza del Ministero della Pubblica Istruzione.

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CONTINO GIORGIO (1902, 1961)

Nato a Roma il 3 Dicembre 1902; ivi morto il 27 Gennaio 1961.

Laureato in Matematica all’Università di Roma, Assistente incaricato presso l’Osservatorio di quella città, vinse una cattedra di Matematica e Fisica nei Licei, e svolse la sua attività didattica in Licei di Roma ed in Licei italiani all’estero (Grecia, Tunisia, Turchia, Libano). Riorganizzò l’Osservatorio Astronomico di Beirut di cui divenne Acting Director ed in seguito Associate Director.

Durante la permanenza all’Osservatorio di Roma, si dedicò al problema della determinazione della latitudine con il metodo di Talcott, pubblicando i risultati dei suoi studi nei Rendiconti dell’Accademia dei Lincei e nei Contributi Scientifici dell’Osservatorio Astronomico di Roma. In Libano eseguì osservazioni della fotosfera solare, pubblicando anche un bollettino mensile sulle macchie solari. Si dedicò inoltre attivamente alla divulgazione scientifica, collaborando con numerosi quotidiani e con la RAI. Diresse il Planetario di Roma dal 1947 al 1950. Fondò il Comitato Nazionale per l’Astronomia del Libano, di cui fu Vice Presidente, e rappresentò il Libano presso la Unione Astronomica Internazionale.

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COSTANTINI CARLO

Assistente presso l’Osservatorio Astronomico di Torino almeno per l’anno 1914.

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CRISTALDI SALVATORE
(1929, 1999)

Nato a Misterbianco (Catania) il 1 giugno 1929; ivi morto il 11 ottobre 1999.

Si laureò in Fisica all'Università di Catania nel 1951, ed entrò subito nei ruoli dell'Osservatorio Astrofisico di Catania, di cui nel corso della carriera assunse per brevi periodi la direzione. Conseguita la libera docenza in Astronomia nel 1965, sino al 1974 svolse attività didattica presso l'Università di Messina, divenendo nel 1975 titolare del corso di Astrofisica all'Università di Catania, e tenendo dal 1995 anche il corso di Laboratorio di Astrofisica.

Notevole fu il suo impegno al rilancio scientifico dell'Osservatorio di Catania negli anni 60' e 70'. Alla ricerca nel campo delle stelle binarie e variabili affiancò l'attività di recupero, restauro e catalogazione di lastre fotografiche e strumenti astronomici antichi.

Fu membro della Società Astronomica Italiana, dell'International Astronomical Union e dell'European Astronomical Society.

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CUGINI ALBERTO

Laureato in Ingegneria, fu Assistente provvisorio presso l’Osservatorio di Parma nell’anno 1892.

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CUGNONI IGNAZIO (1822, 1903)

Nato a Roma il 30 Agosto 1822; ivi morto il 10 Marzo 1903.

Ingegnere e architetto, lavorò fra il 1840 e il 1845 come calcolatore ed osservatore presso l’Osservatorio del Collegio Romano, pubblicando qualche lavoro sulle Memorie dell’Osservatorio del Collegio Romano, sulle Astronomische Nachrichten e sulla Raccolta di Lettere ed altri Scritti intorno alla Fisica ed alle Matematiche, periodico che aveva fondato nel 1845 con Clemente Palomba. Lasciato l’Osservatorio, si dedicò principalmente a lavori di architettura ed ingegneria.

Fu membro della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei.

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