EGIDI GIOVANNI, S.J. (1835, 1897)

Nato a Roma il 6 Settembre 1835; morto a Firenze il 14 Novembre 1897.

Sacerdote gesuita, assistente del Padre Secchi all’Osservatorio del Collegio Romano, si occupò di Matematica e di Meteorologia. Di lui ci rimane un Trattato Elementare di Gnomonica pratica e teorica, pubblicato a Roma nel 1882 e diversi lavori sempre sullo stesso argomento pubblicati tra il 1884 e il 1887

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EMANUELLI PIO (1888, 1946)

Nato a Roma il 3 Novembre 1888; ivi morto il 2 Luglio 1946.

Nel 1910 iniziò la carriera astronomica presso la Specola Vaticana, sotto la guida del Padre Hagen. divenendo nel 1922 divenne libero docente di Astronomia all’Università di Roma e nel 1938 docente di Storia dell’Astronomia nella stessa Università. Fu Astronomo professionista, storico e divulgatore.

Come Astronomo professionista collaborò con il Padre Hagen alla compilazione del Catalogo Astrofotografico e pubblicò anche un apprezzato volume di tavole per il passaggio dalle coordinate equatoriali alle coordinate galattiche. Suoi lavori si trovano, fra l’altro, sulle Memorie della Società degli Spettroscopisti e sulle Astronomische Nachrichten. Come storico dell’Astronomia, pubblicò diversi lavori nelle Memorie della SAIt, lasciando purtroppo numerosi inediti. Si dedicò attivamente alla divulgazione astronomica, pubblicando numerosissimi, interessanti articoli su Coelum, rivista sulla quale curava una rubrica dal titolo "Dal taccuino astronomico di Pio Emanuelli". Tenne inoltre a partire dal 1930 una rubrica scientifica sul Corriere della Sera riguardante l’Astronomia e le scienze affini. Nel 1934 pubblicò lo splendido atlante fotografico celeste Il Cielo e le sue meraviglie.

Fu membro dell’Academie Internationale d’Histoire des Sciences.

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EREDIA TRICOMI FILIPPO (1877, 1948)

Nato a Catania il 10 Febbraio 1877; morto a Roma il 14 Febbraio 1948.

Laureato in Fisica a Catania nel 1901, era entrato già nel 1897 come Assistente volontario presso l’Osservatorio di Catania, e nel Giugno 1899 fu nominato Assistente per la fotografia celeste. Rimase all’Osservatorio sino al 1901, quando passò al Gabinetto di Fisica dell’Università di quella città, in qualità di Assistente. Nel 1904 si trasferì, sempre come Assistente, presso l’Osservatorio Geodinamico di Rocca di Papa. L’anno seguente andò a dirigere la Sezione di Climatologia presso l’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica a Roma, ove proseguì la sua brillante carriera.

Tranne la breve parentesi dell’Osservatorio di Catania, si occupò sempre di Meteorologia tanto da poter essere considerato come uno dei fondatori in Italia dei moderni studi meteorologici. All’Osservatorio di Catania si dedicò alla misura ed alla riduzione delle lastre del Catalogo Astrofotografico.

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