HAGEN JOHANNES GEORG, S. J. (1847, 1930)

Nato a Bregenz, in Germania, il 6 Marzo 1847; morto a Roma il 5 Settembre 1930.

Studiò Matematica e Fisica all’Accademia di Münster ed all’Università di Bonn conseguendo il Dottorato. Insegnò Matematica nelle classi superiori dell’Istituto dei Gesuiti di Feldkirk. Nel 1888 fu nominato Direttore dell’Osservatorio Astronomico dei Gesuiti a Georgetown (Washington D.C.). Nel 1906 fu chiamato da Pio X a dirigere la Specola Vaticana in Roma, ove rimase fino alla morte.

Il suo interesse per la Matematica è testimoniato soprattutto dalla Synopsis der Hoheren Mathematik, in 4 volumi pubblicati a Berlino rispettivamente nel 1891, 1894, 1905 e 1931, oltre che dai lavori sui metodi di rilevazione della rotazione terrestre. Nel campo dell’Astronomia la sua attività prevalente fu nello studio delle stelle variabili e delle nebule. Opere di grande importanza restano l’ Atlas Stellarum Variabilium, iniziato nel 1893 a Georgetown e terminato nel 1927 a Roma, ed il trattato Die Veranderlichen Sterne in cui l’Hagen raccolse ed esaminò tutto ciò che si conosceva sulle stelle variabili. Altrettanto notevoli sono il Preparatory Catalogue for a Durchmusterung of Nebulae e la Durchmusterung for Obscure Clouds. A padre Hagen va anche il merito di avere organizzato in maniera efficace la misurazione delle lastre eseguite da padre Lais e la riduzione delle relative misure, arrivando alla pubblicazione in 10 volumi del catalogo della Carte du Ciel per la zona tra i paralleli 55o e 64o assegnata alla Specola Vaticana, guadagnando così a quest’ultima il primato nella conclusione delle operazioni.

I numerosi suoi lavori sono pubblicati nelle maggiori riviste di Astronomia. Fu socio straniero dell’Accademia dei Lincei.

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HORN D’ARTURO GUIDO (1879, 1967)

Nato a Trieste il 13 Febbraio 1879; morto a Bologna il 1 Aprile 1967.

Compì gli studi di Astronomia a Vienna, dove si laureò nel 1902. Nel corso della prima guerra mondiale si arruolò volontario nell’esercito italiano e per non essere giudicato traditore dagli austriaci cambiò il cognome in D’Arturo. La sua carriera di Astronomo si svolse a Trieste (1904-1907), a Catania (1907-1910) quale Assistente volontario e poi effettivo, a Torino quale Astronomo Aggiunto (1910-1911), a Bologna dove a partire dal 1912 fu Assistente del Prof. Rajna, e a Roma presso l’Osservatorio del Collegio Romano nel 1920. Alla morte di Rajna, nel 1921, fu chiamato a Bologna con l’incarico della direzione dell’Osservatorio e del corso di Astronomia. Nominato Astronomo nel 1924, nel 1925 risultò secondo ternato al concorso per la cattedra di Astronomia a Bologna. Mantenne la direzione dell’Osservatorio di quella città sino alla fine del 1938 quando dovette dimettersi a causa delle persecuzioni razziali. Reintegrato nel 1945, restò a Bologna sino al collocamento a riposo ed alla morte.

La sua attività nel campo dell’Astronomia si dispiegò sia a livello teorico che strumentale: sua è l’ideazione del "telescopio a tasselli" della Specola bolognese, basato sull’intuizione che si possa ottenere, mediante la combinazione di elementi minori, lo stesso risultato fornito da superfici ottiche riflettenti di grandi dimensioni. Nel 1936 istituì la Stazione Astronomica di Loiano a 30 Km. da Bologna, dotata di un riflettore di 60 cm. di diametro (secondo per grandezza, in Italia, dopo il telescopio di Merate). Non inferiore, per qualità e quantità, la sua efficace opera di divulgatore: nel 1931 fondò la rivista Coelum per la divulgazione dell’Astronomia; nel 1960 ripubblicò, in collaborazione con Pietro Tempesti, la Piccola Enciclopedia Astronomica in due volumi con un glossario dei termini usati nel linguaggio astronomico ed un saggio bio-bibliografico degli Astronomi vissuti sino al XIX secolo. Nel frattempo aveva abbondantemente chiosato con aggiunte, correzioni ed annotazioni, la copia della Biblioteca Matematica di P. Riccardi posseduta dalla Specola di Bologna.

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