OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

Progetti di Ricerca

Fisica Stellare
Le osservazioni ottiche moderne vengono ormai per la maggior parte svolte in Osservatori posti in posizioni lontani dalle citta', per evitare l'inquinamento luminoso, e con condizioni atmosferiche tali da garantire il maggior numero di notti adeguate ad osservazioni astronomiche. I grandi telescopi europei si trovano in generale fuori dall'Europa. L'ESO (European Southern Observatory) che e' un ente sovrannazionale, finanziato dai paesi che lo compongono (fra cui l'Italia), ha i suoi telescopi a La Silla, sulle Ande, a oltre 2300 m di quota, mentre l'Italia ha costruito il suo telescopio Nazionale alle Canarie. I ricercatori dell'Osservatorio di Palermo utilizzano queste osservazioni per determinare la natura degli oggetti osservati, la loro eta', l'abbondanza chimica degli elementi che li compongono, allo scopo di capire alcuni aspetti dell'evoluzione stellare e con essa della nostra Galassia.


Le osservazioni ottiche moderne vengono ormai per la maggior parte svolte in Osservatori posti in posizioni particolari, lontani dalle citta' per evitare l'inquinamento luminoso e con condizioni atmosferiche tali da garantire il maggior numero di notti adeguate ad osservazioni astronomiche. Per questa ragione i grandi telescopi europei si trovano in generale fuori dall'Europa. L'ESO (European Southern Observatory) che e' un ente sovrannazionale, finanziato dai paesi che lo compongono (fra cui l'Italia), ha i suoi telescopi a La Silla, sulle Ande, a oltre 2300 m di quota, mentre l'Italia ha costruito il suo Telescopio Nazionale alle Canarie. Da questi e altri telescopi simili, gli astronomi moderni conducono le loro osservazioni. A Palermo la ricerca astronomica stellare con i telescopi da terra si incentra su osservazioni fotometriche e spettroscopiche. La fotometria analizza quantitativamente la luce che le stelle (o altri oggetti celesti) emettono nelle varie parti dello spettro (come nel Blu, Visibile o Giallo). Il colore dominante delle stelle e' una misura della temperatura della sua fotosfera, cioe' dei suoi strati superficiali: le stelle blu sono piu' calde delle stelle gialle e queste ancora di piu' delle stelle rosse. La spettroscopia, invece, e' lo studio della distribuzione della radiazione alle varie lunghezze d'onda ed e' in grado di rivelare la presenza delle righe assorbite o emesse dagli atomi nelle atmosfere delle stelle. Lo spettro di un oggetto celeste e' in generale composto da una parte che dipende lentamente dalla lunghezza d'onda e che costituisce il cosiddetto spettro continuo, su cui si sovrappongono le righe spettrali dette in assorbimento o in emissione a seconda se piu' scure o piu' brillanti del continuo. La forma dello spettro continuo e' determinata dalla temperatura superficiale dell'oggetto osservato, mentre ciascuna riga e' determinata da una transizione atomica di un ben determinato elemento chimico o molecola. L'osservazione delle righe fornisce quindi informazioni sulle condizioni fisiche e sulla composizione chimica della superficie dell'oggetto osservato. I ricercatori dell'Osservatorio di Palermo utilizzano queste osservazioni per determinare la natura degli oggetti osservati, la loro eta', l'abbondanza chimica degli elementi che le compongono, allo scopo di studiare alcuni aspetti dell'evoluzione stellare e con essa della nostra Galassia. In questo ambito assumono particolare rilevanza le osservazioni degli ammassi stellari aperti. Questi sono gruppi di stelle, nate contemporaneamente dalla stessa nube di gas e polveri, e pertanto con la stessa composizione chimica originaria e con la stessa eta'; per queste proprieta' rivestono un ruolo chiave nella comprensione dell'evoluzione stellare.