OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

Progetti di Ricerca

I Resti di Supernovae e il Gas Interstellare

Lo spazio fra le stelle, cosi' come quello intorno ad una supernova, non e' vuoto, ma contiene molti atomi di idrogeno e di altri elementi chimici, che formano il gas interstellare. Questo e' una componente fondamentale della Galassia, ma, essendo per la maggior parte freddo e poco denso, emette solo in alcune bande specifiche dello spettro elettromagnetico: studiarne le caratteristiche (ad esempio, la composizione chimica, la distribuzione o la temperatura e pressione) e' dunque un compito arduo, ma ci vengono in aiuto le supernove.

Se una stella ha una massa maggiore di un paio di volte la massa solare, nella fase finale della sua vita e' soggetta ad una sconvolgente esplosione che la distrugge e genera un'onda d'urto che si espande nel gas interstellare, cosi' come un sasso che cade in uno stagno genera delle onde che si allontanano dal punto in cui e' caduto. Questo e' il fenomeno che prende il nome di supernova. L'onda d'urto di un'esplosione di supernova comprime e riscalda il mezzo interstellare fino a temperature alle quali esso comincia ad emettere copiosa radiazione nella banda ottica, ultravioletta (circa 10.000-100.000 gradi) e dei raggi X (circa 1.000.000 di gradi), diventando quindi un oggetto facilmente studiabile: il resto di supernova propriamente detto.

I ricercatori dell'Osservatorio di Palermo, sfruttano proprio questa caratteristica per ricavare la temperatura e la densita' del mezzo interstellare e rivelare in modo diretto la presenza di nubi e cavita', altrimenti poco visibili. Si possono cosi' ricavare la composizione chimica del gas interstellare investito dall'onda durto della supernova, con particolare riferimento ad alcuni elementi (ferro, argon, zolfo, silicio, ossigeno). La rivelazione e la misura della quantita' di questi elementi nel gas interstellare nelle vicinanze dei resti di supernova e' molto importante, perche' si pensa che all'inizio dell'universo fosse presente soltanto l'idrogeno e che tutti gli altri elementi siano stati formati dalle stelle ed immessi nel gas interstellare dalle esplosioni di supernove. La loro misura consente quindi di studiare l'evoluzione della nostra galassia.