INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

Giuseppe Piazzi


Nato a Ponte di Valtellina il 16 Luglio 1746; morto a Napoli il 22 Luglio 1826

Le numerose biografie di Piazzi, anche le più antiche, non offrono sufficiente supporto documentario sulla sua formazione scientifica.
Studio' a Torino, probabilmente seguendo le lezioni di Giovan Battista Beccaria. Pare che tra il 1768 ed il 1770 abbia soggiornato in Roma presso la casa dei Teatini di S. Andrea della Valle, e che durante tale periodo abbia studiato Matematica sotto la guida di Francesco Jacquier. Nel luglio del 1770 fu chiamato ad occupare la cattedra di Matematica presso l'Universita' di Malta. Nel dicembre del 1773 si trasferi' a Ravenna come prefetto degli studenti e lettore di filosofia e matematica presso il Collegio dei Nobili. Qui rimase fino ai primi mesi del 1779 e, dopo un breve soggiorno a Cremona ed a Roma, nel marzo del 1781 venne chiamato a Palermo come lettore di Matematica presso l'Accademia de' Regj Studi, incarico che manterra' fino al momento della sua nomina, il 19 gennaio 1787, a professore di Astronomia. Quasi contestualmente alla sua nomina, Piazzi ricevette, e certamente lo sollecito' lui stesso, l'ordine di recarsi per due anni a Parigi ed a Londra per istruirsi nella pratica dell'astronomia e per procurarsi la strumentazione per l'erigenda Specola di Palermo, la cui fondazione gli era stata affidata. Partito da Palermo il 13 marzo del 1787, Piazzi vi rientra sul finire del 1789, dopo aver stretto legami coi principali astronomi francesi ed inglesi del periodo e dopo aver ottenuto dalle officine Ramsden a Londra la costruzione del celebre Cerchio altazimutale, il principale degli strumenti dell'Osservatorio di Palermo, che sarà fondato il 1° luglio 1790. Nel 1817 Piazzi sara' chiamato a ultimare la realizzazione dell'Osservatorio di Capodimonte, tenendo la Direzione Generale degli Osservatori di Napoli e di Sicilia.

I suoi principali risultati scientifici sono costituiti dal Catalogo stellare che egli pubblico' nel 1803 e, in edizione riveduta, nel 1814, le sue ricerche sui moti propri delle stelle fisse e sulla loro parallasse e la scoperta di Cerere, il primo degli asteroidi, osservato la notte del 1 gennaio 1801.

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Necrologi e notizie:

vedi G. Piazzi, Sulle vicende dell'Astronomia in Sicilia (a cura di G. Foderà Serio), Sellerio, Palermo, 1990 (con elenco pubblicazioni e biografie).


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