INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA
2 - Cronometria
2.6 - Cronografo a cilindro (Hipp)
Matthaus Hipp, Neuchatel, 1864 ca. ghisa, ottone diametro cilindro = 16 cm dimensioni base = 47, 5 x 29, 5 cm dimensioni mobile = 100 x 66 x 44 cm stato: buono |
Questo cronografo elettromagnetico, il primo posseduto dall'Osservatorio, fu acquistato
tra il 1864 ed il 1869, come si apprende da un opuscolo a stampa dello stesso costruttore, Matthaus Hipp (1813-1893),
e collegato al pendolo di Mudge nella stanza del Cerchio meridiano. L'uso dei cronografi elettromagnetici negli
Osservatori divenne fondamentale per determinare in modo impersonale l'istante del transito al meridiano di un
astro. Con l'aiuto di questo cronografo fu inoltre condotta, nel 1872, un'accurata determinazione della differenza
di longitudine tra Palermo e Napoli, presso il cui Osservatorio e' conservato un analogo esemplare di questo strumento.
Ai primi del 1900 venne collegato al pendolo di Janvier; subi' inoltre alcune riparazioni da parte del meccanico
di Capodimonte, tra il 1909 ed il 1923.
Lo strumento e' essenzialmente costituito da un cilindro lungo circa 33 cm e del diametro di circa 16 cm su cui
si avvolge la carta, e da un carrello, largo circa 15,5 cm, che sostiene quattro elettrocalamite ed i pennini per
la registrazione. Il carrello scorre su rotaie parallelamente all'asse del cilindro.
Il movimento di rotazione del cilindro e quello di traslazione del carrello sono comandati da un meccanismo ad
orologeria regolarizzato dal congegno a "lamella vibrante" inventato da Hipp; la lamella vibra 200 volte
al secondo, ed il cronografo registra con la precisione di 1/100 di secondo.
Le quattro elettrocalamite sono collegate, rispettivamente, due ad un pendolo, per segnare i secondi, e due ad
un interruttore a pulsante che viene azionato per segnalare il fenomeno che si vuole osservare. Si ottiene cosi'
un tracciato per i secondi del tipo ad onda quadra, ed uno parallelo e rettilineo, interrotto da un breve impulso,
per il fenomeno. La base del cronografo e' in ghisa; l'altezza complessiva dello strumento e' di circa 25 cm.
Dalla parte del meccanismo ad orologeria reca la firma
M. Hipp Neuchatel Suisse
ed il numero di serie 29. Lo strumento, montato sul suo mobile originale in palissandro decorato a motivi neogotici,
e' in buone condizioni e completo tranne che per i pennini che sono andati dispersi; e' inoltre corredato da due
cilindri di ricambio.
Hipp (1869)
Tacchini (1873), p. 77.
Favager (1924)
La collina di Urania, p.104, sch.39.
ACCESSORI:
2.6.1 - Misuratore di striscie cronografiche
Florio, Palermo, II metà XIX secolo
ottone
raggio = 6,5 cm
lunghezza corda superiore = 8,2 cm
buono
In un inventario senza data viene menzionato un Contatore striscie cronografiche Florio; esisteva a Palermo
un costruttore G. Florio nel 1866 e cio' permette di far risalire il pezzo alla seconda meta' del XIX secolo.
Si tratta di un piccolo aggeggio a forma di sezione di corona circolare; al centro si trova una finestra con due
fili fissi ed uno mobile, fissato ad un telarino che si fa scorrere mediante una levetta. La parte superiore della
finestra riporta una divisione da 0 a 2; il telarino mobile, sempre nella parte superiore, riporta a sua volta
una divisione da -1 a 1. Nella parte inferiore si trova la scritta
G. Florio
Palermo
Il pezzo a noi rimasto era dotato presumibilmente di una base d'appoggio oggi perduta.