INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

1 - Astronomia

1.14 - Telescopio Rifrattore (Merz)

Sigmund Merz, Monaco, 1852 ca.
ottone, mogano
lunghezza focale = 2 m
apertura obiettivo = 11,5 cm
stato: buono

Questo strumento fu acquistato nel novembre 1887 da G. Cacciatore per £. 300, con fondi elargiti dal Consorzio Universitario, dagli eredi del Principe di Lampedusa. Nei documenti d'archivio e' descritto come Un cannocchiale di Merz di distanza focale poll.72 - obbiettivo l. 52 - micrometro circolare - ingrandimenti celesti 64, 96, 144, 216, 324 volte - terrestri 60, 82, 120 volte.
Il principe, astronomo dilettante ma di un qualche valore, lo aveva acquistato intorno al 1850 per la sua specola privata che aveva fatto erigere sul tetto della sua villa suburbana di San Lorenzo ai Colli, menzionata per la prima volta, insieme allo strumento, nel Giornale Officiale di Sicilia (dal 1863 Giornale di Sicilia) del 26 agosto 1853:

 

Il Principe di Lampedusa [...] nell'amenissima sua villa ai Colli elevo' un piccolo osservatorio fornito di un bel cannocchiale di 72 pollici di fuoco e 52 linee di apertura ...

(Si tratta di pollici francesi: 1 pollice = 28 mm; 1 linea = 2,2 mm circa)

Il telescopio era dotato di montatura altazimutale; nell'agosto del 1892 Zona lo utilizzò per alcune osservazioni di pianeti su Monte Cuccio, dove nel 1893 impiantò una "Vedetta meteorico alpina" al pizzo Eremita, nell'intento di crearvi un piccolo osservatorio. Nello stesso anno egli fece quindi costruire per questo strumento, dalla fonderia Oretea, una montatura equatoriale in ghisa, che installò su Monte Cuccio, e adattatovi il cannocchiale, fece con esso delle osservazioni e dei disegni sull'aspetto dei pianeti. Alla fine di ogni serie di osservazioni il cannocchiale si riportava all'Osservatorio e la montatura equatoriale si lasciava nella capanna, dove erano anche installati degli strumenti meteorologici. Fra il 1899 ed il 1903 dei fulmini colpirono per ben due volte la capanna distruggendo gli strumenti meteorologici e danneggiando la montatura equatoriale, che fu riportata all'Osservatorio. Nel 1904 lo strumento si trova inserito in una lista di Strumenti fuori uso.

Si tratta di un cannocchiale a montatura azimutale in mogano con finiture in ottone. Il cerchio azimutale, ed il semicerchio per le altezza sono divisi in mezzi gradi, e muniti di nonii che danno i minuti; i piccoli movimenti si danno per mezzo di viti senza fine azionate da manubri.
Il cercatore ha un'apertura di 0,03 gradi, ed il cannocchiale è equilibrato da contrappesi e leve. Il treppiedi e' in mogano, alto circa 1,45 m con ruote per facilitare gli spostamenti e viti per il livellamento.
Lo strumento era dotato di 4 oculari terrestri, e 5 astronomici negativi, di uno positivo con micrometro anulare ed uno con prisma di riflessione e micrometro filare, di un oscuratore, e di un anello di raccordo per gli oculari. Vi e' inoltre un anello per montare sul cannocchiale una camera fotografica.
Sulla fascia esterna in ottone, dalla parte degli oculari, porta la firma

Merz und Sohn
in
Munchen


Lo strumento e' sopravvissuto quasi intatto: mancano però dalla scatola degli oculari alcuni oculari astronomici e l'anello di raccordo per la camera fotografica, oltre a piccoli accessori per la pulitura dello strumento. Negli anni sessanta lo strumento, incautamente prestato a Luchino Visconti per il film "Il Gattopardo", subì una sommaria ripulitura, ed in tale occasione le parti metalliche furono brunite. Anche la montatura equatoriale in ghisa, il cui piede e' alto circa 1,26 m, fatta realizzare da Zona, e' in discrete condizioni.

AIOP2/5d
AIOP4/8.
Cacciatore (1889), pp. X-XI.
Angelitti (1904), p.39.
Chinnici (1997), p.19.