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Meteorologia

La rilevazione dei dati meteorologici all'Osservatorio Astronomico di Palermo comincia nel 1791, anno successivo alla fondazione dell'Osservatorio, quando l'astronomo Giuseppe Piazzi, che ne fu il fondatore e primo direttore, acquistò e fece istallare nella specola i primi strumenti meteorologici. La serie comprende misure di pioggia, di temperatura, di pressione atmosferica e, in seguito, di direzione e intensità dei venti e di eliofania. Tali misure sono condotte correntemente utilizzando una moderna stazione meteorologica automatizzata.

Utilizzando l'ampia e completa serie di dati orari acquisiti in modo automatico e omogeneo a partire dal 1998, sarebbe possibile ricostruire la storia della meteorologia presso l'Osservatorio Astronomico di Palermo analizzando l'intera serie dei dati originali.

Nel corso del 2001 è stata completata l'analisi della serie della pioggia che è stata pubblicata in un volume (Micela, Granata & Iuliano, 2001, "Due secoli di pioggia a Palermo") che raccoglie in forma tabulare i dati giornalieri e i ristretti mensili, stagionali e annuali dell'intera serie, insieme con un'analisi statistica della serie.

L'analisi della serie della pioggia misurata presso l'Osservatorio Astronomico di Palermo dalla sua fondazione ad oggi ci ha permesso di studiare le caratteristiche del regime pluviometrico a Palermo e la sua evoluzione negli ultimi due secoli. In media la pioggia annuale ha un valore minimo a Luglio e un valore massimo fra Ottobre e Novembre. Il numero di giorni piovosi in Ottobre è però piuttosto basso, mentre il massimo dei giorni piovosi si ha fra Dicembre e Gennaio, quando piove più spesso, ma meno intensamente che in Ottobre. Durante l'anno possono essere identificati due fenomeni pluviometrici: uno, che ha un picco fra Dicembre e Gennaio, in cui la pioggia è a bassa intensità, e uno, che ha un picco ad Ottobre, con pioggia di intensità più elevata. Mentre il passaggio dal regime invernale a quello estivo avviene molto gradualmente in circa quattro mesi, fra metà febbraio e metà giugno, il passaggio dal regime estivo a quello invernale è molto più rapido e la quantità di precipitazione ritorna a valori molto alti in circa due mesi, rendendo l'autunno molto più breve, dal punto di vista pluviometrico, della primavera. Valori alti dell'intensità della pioggia si possono riscontrare anche nei primi dieci giorni di agosto, quando piove raramente, ma con intensità estremamente elevata.

Le precipitazioni risultano diminuite negli ultimi 50 anni di circa il 20%. Questa diminuzione, che è stata riscontrata in tutte le serie dell'Italia meridionale, è dovuta a una diminuzione del numero di giorni piovosi, più che a una diminuzione dell'intensità della pioggia. In particolare risulta diminuito il numero di giorni con grandi piogge, che sono quelli che contribuiscono maggiormente alla pioggia annuale. Gli ultimissimi anni mostrano però una tendenza a un aumento dei valori della precipitazione che riporterebbe la media a valori secolari; i prossimi decenni ci diranno se la diminuzione osservata continuerà o se si tratta un episodio che sta terminando e il regime della pioggia tornerà ai valori di inizio secolo.

Successivamente, si è avviata la ricostruzione della serie delle temperature con una serie di difficoltà dovute alle variazioni dei metodi di rilevazione. L'analisi di questi dati è stata il soggetto di alcuni tirocini svolti da studenti del corso di Laurea in Fisica dell'Università di Palermo.

Nel 2005, si è portato a termine il lavoro di una tesi di laurea per la raccolta e l'analisi dei dati di intensità e direzione dei venti alla fine del 1800, da confrontare con i dati recenti (Gurrera 2005, `Analisi della serie storica dei venti all'Osservatorio Astronomico di Palermo dal 1866 al 1918', tesi di laurea in Fisica, Univ. di Palermo).

Sempre nel 2005 è stato avviato un progetto pilota finanziato dal Comune di Palermo per la determinazione dell'anno meteorologico medio in vista della determinazione dell'anno metereologico tipo (che richiede l'utilizzo di una serie continua di almeno 10 anni). L'interesse degli enti locali per la determinazione dell'anno meteorologico tipo deriva dal suo ovvio impatto su una serie di parametri ambientali. Sfortunamente, dopo un primo finanziamento che ha consentito di traferire su supporto digitale 7 anni di dati meteorologici, il progetto è stato interrotto per mancanza di ulteriori risorse da parte del Comune di Palermo.

Da sottolineare che nell'abito di questa tematica sono state avviate collaborazioni con ricercatori del CNR di Padova, del Dipartimento di Astronomia e Meteorologia dell'Università di Barcellona, per la ricostruzione della serie della pressione, e della Climatic Research Unit dell'Università East Anglia (UK). Quest'ultima collaborazione rientra in un progetto che ha lo scopo di raccogliere i dati climatologici storici disponibili in tutta l'Europa, per potere studiare in modo scientifico rigoroso l'evoluzione del clima sul nostro pianeta. In questo contesto la serie di Palermo e` particolarmente importante essendo una delle poche, se non l'unica, disponibile per un periodo storico così lungo nel Mediterraneo meridionale. Questa collaborazione ha già prodotto un articolo recentemente accettato dal Journal of Geophysical Research - Atmospheres sull'andamento degli estremi delle temperature giornaliere e delle precipitazioni in tutta l'Europa nell'ultimo secolo (Moberg et al. 2006)


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Flavio Morale 2007-08-14