Nel contesto del progetto XEST, e' stato condotto uno studio di abbondanze chimiche di alcune stelle della regione Taurus-Auriga (Scelsi et al. 2007). In particolare, sono state studiate le proprietà termiche e la composizione chimica di un campione di 20 membri di questa regione di formazione stellare, di cui 13 ``weak-lined'' T Tauri e 7 stelle con accrescimento dal disco, aventi alta luminosità X ( ergs). Il fine è stato investigare possibili differenze sistematiche fra queste due classi di oggetti e possibili dipendenze delle abbondanze di queste stelle dal livello di attività X e/o dalla presenza di accrescimento/materiale circumstellare. Questo lavoro è stato basato su spettri a media risoluzione spettrale ottenuti con la camera EPIC/PN di XMM-Newton e ha incluso un gran numero di simulazioni preliminarie per studiare l'affidabilità dei risultati relativi alle abbondanze derivate dal fitting degli spettri PN.
L'analisi degli spettri ha indicato che l'emissione X osservata delle stelle studiate può essere attribuita a plasma coronale caldo, a temperature medie di MK, con proprietà termiche e composizione chimica simile nelle due classi di stelle T Tauri di questa regione di formazione stellare. Ciò suggerisce che le stelle di tipo solare sviluppano abbastanza presto, entro milione di anni, una corona calda le cui proprietà variano poco durante le fasi successive di pre-sequenza principale, almeno fino a un'età di milioni di anni. L'abbondanza del ferro è risultata significativamente minore ( volte) rispetto al valore fotosferico solare in tutte le stelle del campione, confermando i risultati di studi precedenti su altre stelle attive e di pre-sequenza principale. Nessuna correlazione delle abbondanze con indicatori di attività stellare e di accrescimento/materiale circumstellare è stata trovata dai dati disponibili. Rapporti tra le abbondanze del neon e del ferro compresi tra 2 e 9 sono stati ottenuti sia per le WTTSs che per le CTTSs. Tuttavia, da questo studio è emersa una indicazione di proprietà coronali leggermente diverse in stelle con differente tipo spettrale. Più precisamente, stelle di tipo G sono risultate avere, in media, un'abbondanza del ferro leggermente più alta (Fe volte il valore fotosferico solare) rispetto a stelle di tipo spettrale K ed M (Fe per il valore solare), un risultato che conferma lo studio recente di Telleschi et al. 2007 basato su dati ad alta risoluzione spettrale; le stelle appartenenti al primo gruppo hanno anche coronae mediamente più calde.