OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA
Report Annuale
I nuovi dati TRACE consentono di mirare a più fini livelli di diagnostica del riscaldamento degli archi
coronali. Uno studio che sta fornendo risultati particolarmente promettenti riguarda l'analisi e il modellaggio
di un arco coronale che è apparso ``illuminarsi sotto lo sguardo" di TRACE, in un'osservazione
ad elevata cadenza temporale (30 sec) avvenuta il 26 giugno 1998. L'arco, all'interno di una regione attiva, era
lungo circa 105 km e fortemente inclinato sulla superficie solare. Durante la fase iniziale di illuminamento
l'arco si evolve coerentemente come un unico filamento (Figura 37); ciò consente
il modellaggio di questa fase con un solo modello idrodinamico unidimensionale. In seguito si osserva una differenziazione
dell'arco in alcuni filamenti paralleli che si evolvono indipendentemente l'uno dall'altro.
Si ottiene una buona rispondenza con l'evoluzione osservata e con la distribuzione di brillanza lungo l'arco se il riscaldamento non viene rilasciato simmetricamente lungo l'arco, ma concentrato tra un piede (quello meridionale) e l'apice dell'arco. Un accordo ulteriormente migliore viene ottenuto se il riscaldamento non è costante nel tempo, ma è inizialmente alto (per un paio di minuti) per poi decadere esponenzialmente con un tempo caratteristico di 5 min (Figura 38).
Un elemento di ulteriore interesse è stato il riscontro nelle immagini di una ben precisa struttura,
un nodo luminoso e filamentoso, in corrispondenza della presunta posizione del riscaldamento. Ciò apre nuove
prospettive per lo studio delle osservazioni TRACE: una ricerca sistematica di tali strutture potrebbero fornire
importanti informazioni sul riscaldamento coronale.