INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

Transito di Venere 1874

Una spedizione italiana in Bengala

I fautori del progetto
 

Angelo Secchi S.J.

Giuseppe Lorenzoni

Marco Minghetti

F. Lamouroux

Eugène Lafont S.J.

 

ANGELO SECCHI S. J.

Nato a Reggio Emilia il 29 Giugno 1818; morto a Roma il 26 Febbraio 1878.

Compiuti i suoi studi presso il Collegio dei Gesuiti, nel 1847 fu ordinato sacerdote e l'anno successivo, a seguito dei moti politici, fu costretto a riparare prima in Inghilterra e poi all'Università di Georgetown, dove coadiuvò il P. Curley, Direttore dell'Osservatorio Astronomico. Rientrato a Roma nel 1849, successe al P. De Vico nella direzione dell'Osservatorio del Collegio Romano e quale Professore di Astronomia. Riorganizzato l'Osservatorio, iniziò una brillante carriera scientifica che lo portò a divenire uno dei pionieri dell'Astrofisica.

La sua sterminata produzione scientifica è notissima, basterà qui ricordare alcuni suoi lavori divenuti dei classici, come Le soleil , che ebbe diverse edizioni, e Le stelle , pubblicato a Milano nel 1877.

Fu membro di numerosissime Accademie italiane ed estere.

 

GIUSEPPE LORENZONI

Nato a Rolle di Cison (Treviso) il 10 Luglio 1843; morto a Padova il 7 Luglio 1914.

Laureato in Ingegneria a Padova nel 1864, già nel Novembre 1863 era entrato come Assistente all'Osservatorio di Padova. Nel 1867 fu confermato Assistente e gli fu affidato l'incarico delle lezioni di Astronomia. Nel 1872 fu nominato Professore straordinario, e nel 1878 Professore Ordinario e Direttore dell'Osservatorio di Padova, carica che mantenne sino al 1912 quando chiese di ritirarsi dal suo ufficio. In tale occasione la Facoltà di Scienze dell'Università lo nominò Professore Emerito. Tenne anche, per incarico, la cattedra di Geodesia dal 1869 al 1885.

È autore di un centinaio di pubblicazioni riguardanti l'Astronomia geodetica, l'Astronomia classica e l'Astrofisica. In quest'ultimo campo svolse notevole attività e fu anche uno dei fondatori, insieme al Secchi e al Tacchini, della Società degli Spettroscopisti Italiani. Contribuì efficacemente a fare di Padova il maggior centro didattico per l'Astronomia in Italia formando numerosissimi allievi.

Fu socio dell'Accademia dei Lincei e di numerose altre Accademie italiane e straniere.

 

MARCO MINGHETTI

Nato a Bologna nel 1818 e morto a Roma nel 1886; uomo politico. Nato in una famiglia di proprietari terrieri, ebbe una profonda preparazione culturale, seguendo studi letterari, scientifici ed economici e facendo anche lunghi viaggi all'estero. Aderì al movimento riformista che si era diffuso anche all'interno degli Stati Pontifici e con l'elezione di Pio IX credette possibile un'alleanza tra il Papa e i liberali.
Membro della Consulta di Stato e del primo governo formatosi dopo la concessione della costituzione, si dimise dopo l'allocuzione del 19 aprile 1848 con cui il papa riteneva le proprie truppe dalla prima guerra d'indipendenza, conservando la sua partecipazione personale alla guerra. Nel 1859, in seguito alle insurrezioni popolari, divenne presidente dell'Assemblea delle Romagne; quindi fu ministro degli Interni con Cavour e Ricasoli, poi delle Finanze con Farini, al quale nel 1863 succedette come primo ministro. Nel 1864 concluse con la Francia la Convenzione di settembre che, a causa di molti malcontenti suscitati, provocò la sua caduta. Nuovamente presidente del Consiglio dal 1873 al 1876, si trovò in disaccordo sempre più profondo con la Destra, alla quale pure apparteneva, soprattutto a causa della rigorosa politica di bilancio da lui perseguita, che nel 1876 portò al tanto auspicato pareggio del bilancio. Con la fine del suo ministero il potere passò alla Sinistra contro la quale egli assunse una posizione di netta opposizione.

 
F. LAMOUROUX 
 
EUGÈNE LAFONT S. J.