OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PALERMO GIUSEPPE S. VAIANA

Rapporto Annuale


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Variabilità della emissione coronale.

Presso l'Osservatorio Astronomico di Palermo sono in corso da alcuni anni studi della variabilità nella emissione X, accompagnati dallo sviluppo di nuove metodologie di analisi. In particolare sono state sviluppate e messe a punto due nuove tecniche che permettono di evidenziare variabilità in sorgenti con bassa statistica su un ampio intervallo di tempi scala.

La disponibilitá per le stelle di pre-sequenza membri probabili di NGC 2264 di osservazioni ripetute che coprono un intervallo di tempo di 5 anni, ha permesso di studiare le proprietá della variabilitá dei membri dell'ammasso mettendo in luce come questa sia piú comune fra le stelle T-Tauri classiche rispetto alle stelle weak-line T-Tauri indicando un qualche ruolo dei dischi di accrescimento (che puó peró essere anche di solo parziale e variabile oscuramento) nel livello di emissione coronale.
 
 

Figure 10: Pannello superiore Distribuzione di massima probabilitá per i rapporti dei tassi di conteggio delle sorgenti osservate piú volte. La linea solida e quella tratteggiata si riferiscono rispettivamente alle sorgenti con intensa o debole emissione nella riga dell'H$_{\alpha }$. Le aree in grigio indicano la regione in cui cadono fra lo 0.5% e il 95.5% dei punti delle distribuzioni simulate da realizzazioni di sorgenti costanti con tasso di conteggio medio pari a quelli osservati. Lo stile delle linee di confine si riferiscono alle stesse classe di sorgenti delle distribuzioni realmente osservate. Pannello inferiore Distribuzione delle probabilitá che la distribuzione "osservata" e le 1000 distribuzioni simulate siano tratte dalla stessa distribuzione parente.

\begin{figure}\centerline{\psfig{figure=ngc2264_var.ps,width=7cm}}\end{figure}

Una fenomenologia altrettanto importante è quella costituita dai brillamenti, la cui presenza in stelle diverse dal Sole è stata dimostrata da numerose osservazioni di corone stellari susseguitesi nel corso degli ultimi 15 anni.

Sono in corso studi di brillamenti su stelle attive osservate con ROSAT, ASCA e SAX con una tecnica messa a punto dai ricercatori di Palermo. Un resoconto dettagliato di questa attivitá é presentato in una sezione dedicata piú avanti.

Si é concluso uno studio della variabilità nella banda X delle stelle M nell'intorno solare, attraverso l'analisi sistematica di tutte le osservazioni PSPC di ROSAT di stelle entro 20 pc presenti nell'archivio di Rosat. L'analisi di queste osservazione mette in evidenza come la variabilità X sia un fenomeno comune nelle stelle M, indipendentemente dal livello di attività della stella, e che le sue proprietà sono simili alle proprietà osservate nei brillamenti solari, suggerendo che questa possa essere l'origine più comune della variabilità osservata. Pianifichiamo inoltre di estendere questi studi a ulteriori campioni stellari, allo scopo di evidenziare quei fenomeni associati alla presenza di modulazione rotazionale e/o di variabilità su scale di tempo maggiori di quelle tipiche dei brillamenti.

In particolare abbiamo avviata lo studio delle stelle G dell'intorno solare, dove ci aspettiamo la presenza di stelle quiete, come il Sole, e che dovrebbero presentare variabilità su tempi scala dell'ordine del periodo rotazionale dei cicli stellari. Contemporaneamente abbiamo iniziato lo studio delle variabilità nelle stelle delle Iadi e delle Pleiadi per studiare come si evolvono le proprietà della variabilità durante la vita di una stella.



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